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Omicidio Andrea Fiore a Roma, arrestato un altro uomo: era complice di Daniele Viti

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Andrea Fiore

Non solo Daniele Viti, l’uomo arrestato pochi giorni fa per l’omicidio di Andrea Fiore, il 54enne romano che nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 marzo è stato ucciso in via di Pisoni a Roma, a poca distanza da Porta Furba. Ora, come ci ha confermato la Questura, un’altra persona è stata fermata nella notte. Gli investigatori della Polizia di Stato della Squadra Mobile capitolina hanno eseguito il provvedimento di Fermo di Indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Roma, nei confronti di un soggetto italiano dell’80, gravemente indiziato dell’omicidio di Andrea Fiore, in concorso con Viti. Due uomini che, quindi, avrebbero ucciso Andrea Fiore, che era molto amico di Luigi Finizio, ammazzato poche settimane prima. Due amici legati dallo stesso tragico destino.

Due fermi per l’omicidio di Andrea Fiore a Roma

Due, quindi, gli uomini fermati per l’omicidio di Andrea Fiore. Prima Daniele Viti, 44enne di Veroli (in provincia di Frosinone), poi nella notte il suo complice. Loro avrebbero ucciso Andrea Fiore, ammazzato dopo la mezzanotte del 27 marzo scorso nel suo appartamento di via di Pisoni, a poca distanza da Porta Furba e a pochi metri dal luogo dove è stato colpito a morte due settimane fa l’amico Luigi Finizio.  “Aiuto, mi hanno appena sparato, mi stanno uccidendo, correte”. Poche parole, un grido di aiuto e la corsa disperata degli agenti, che quando sono arrivati sul posto non hanno potuto fare nulla: in quell’appartamento è stato ritrovato il corpo di Andrea Fiore, riverso a terra, sull’uscio di casa. Era stato proprio lui, molto probabilmente, ad aprire la porta ai killer. Che non hanno avuto pietà e lo hanno colpito al torace. 

Poche settimane prima l’omicidio di Luigi Finizio

Andrea Fiore, carrozziere e pregiudicato romano con precedenti alle spalle per droga, furto e lesioni personali, era molto amico di Luigi Finizio. Ed entrambi sono stati uccisi, a distanza di poche settimane. Luigi Finizio, 51 anni, legato al clan malavitoso dei Senese, il 13 marzo scorso, intorno alle 19.30, è stato ucciso in via degli Angeli, in zona Tuscolano, a poca distanza dall’Arco di Travertino: era in una pompa di benzina quando è stato colpito a morte da vari colpi di pistola. Chi ha impugnato l’arma e ha aperto il fuoco è fuggito, facendo perdere, almeno per il momento, le proprie tracce. 

La scoperta dell’arsenale a Pietralata 

E se da una parte ci sono due uomini fermati per l’omicidio di Andrea Fiore, dall’altra pochi giorni fa a Pietralata gli agenti della Polizia hanno trovato un arsenale in casa di un uomo (poi arrestato). Ben 11 armi da fuoco, tra pistole e fucili. E il collegamento agli omicidi non è da escludere. Quel ritrovamento di pistole, munizioni, è da collegare alle due esecuzioni avvenute a distanza di meno di due settimane? La domanda è lecita, mentre una certezza c’è: il proprietario di quel fucile calibro 12 con canna mozza, pistola mitragliatrice calibro 7.65 e altre 9 pistole di vario calibro è stato arrestato. 

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