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Nuova Ztl a Roma, Patanè: ‘Necessaria per la salute pubblica’

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Le polemiche di Salvini contro la Ztl a Roma e Milano

La nuova Ztl fascia verde di Roma è al centro delle critiche che arrivano dai cittadini, ma anche da gruppi di opposizione all’amministrazione Gualtieri e non di meno da esponenti di gruppi di maggioranza. Il motivo principale delle analisi negative nascerebbero non solo dalla insufficienza del trasporto pubblico, ma anche dalla necessità di abbandonare le auto per acquistarne di ecologiche, mettendo in crisi una grande fetta della popolazione.

La situazione appare ben chiara all’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè che è intervenuto nella riunione del consiglio del Municipio XV per sottolineare che le misure che sta adottando il Campidoglio vogliono andare incontro alla salute dei cittadini.

Dalla Regione l’invito ad avanzare proposte compensative

Intanto, però, già domani è prevista una manifestazione in Comune contro le misure previste, mentre la Lega ha raggiunto le 75mila firme. Ma anche dalla regione Lazio arrivano sollecitazioni per cercare di coniugare la salute pubblica all’economia dei romani. Ed è stata l’assessore regionale all’Ambiente, Elena Palazzo, che ha invitato il Comune di Roma ad avanzare proposte compensative che potranno poi essere valutate dalla Regione.

Il Sindaco propone un tavolo tecnico nel quale esaminare eventuali modifiche al piano

Ma il sindaco Roberto Gualtieri ha anche proposto un tavolo tecnico nel quale analizzare la situazione del piano e apportare eventuali modifiche così da rispondere alle esigenze di qualità dell’aria e di economia dei cittadini. Un punto sul quale Patanè ha ribadito l’importanza che le eventuali modifiche dovranno essere supportate da incentivi che sostengano le persone.

Perché il problema reale è che non tutti coloro che sono chiamati a cambiare la propria auto sono finanziariamente in grado di affrontare questo impegno economico. Ma le pressioni non solo per la Capitale, ma per tutta Italia arrivano direttamente dalla Corte di Giustizia Europea, in quanto il nostro Paese non riesce a garantire il rispetto del limite annuale fissato per il biossido di azoto. Superamento che è costato alla nostra Penisola anche sanzioni.

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