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Omicidio suicidio a Roma, la poliziotta Pierpaola Romano uccisa da un collega: chi è l’assassino

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Poliziotta uccisa a Roma

Si chiamava Massimiliano Carpineti, questo il suo nome, e lavorava nello stesso ufficio di Pierpaola Romano, la poliziotta uccisa stamattina a Roma, freddata con tre colpi di pistola alla testa. Sarebbe stato lui che oggi ha impugnato la pistola e messo in atto il suo folle piano: drammatico il bilancio del suo raptus, due vittime, la donna, che aveva 58 anni, e lui stesso, suicidatosi dopo aver assassinato la collega. Originario di Cori, anche Massimiliano Carpineti lavorava alla Camera dei deputati dove era in servizio insieme a Pierpaola Romano; poi, oggi, il raptus: prima l’avrebbe uccisa nell’androne del palazzo dove viveva, dopodiché si è tolto la vita in auto. Un omicidio suicidio. E sullo sfondo il movente passionale. 

Chi era Pierpaola Romano la Poliziotta morta oggi a Roma

Pierpaola Romano, Agente di Polizia, era sostituto commissario alla Camera dei Deputati. Era sposata con un altro uomo, anche lui Poliziotto, che al momento della tragedia si trovava al lavoro. Stamattina è uscita dal palazzo dove abitava, in via Rosario Nicolò, ma non immaginava ciò a cui stava per andare incontro; ad attenderla c’era infatti Massimiliano Carpineti, con il quale condivideva il servizio operativo nel suo stesso Ufficio, che le avrebbe puntato la pistola contro aprendo il fuoco. La 58enne è morta, uccisa, con almeno tre colpi di pistola alla testa, che non le hanno lasciato scampo. 

L’allarme alle 11.00 del 1 giugno 2023

Il tutto è successo questa mattina, poco dopo le 11.00 di oggi 1 giugno 2023. A dare l’allarme è stata una vicina di casa, che, sentendo gli spari, ancora sotto choc ha telefonato alla Sala Operativa della Questura raccontando l’accaduto. E riferendo di aver visto un uomo allontanarsi a bordo di una vettura bianca. All’arrivo dei soccorsi purtroppo per la donna non c’era già più nulla da fare. 

Omicidio suicidio a Roma, chi era l’assassino Massimiliano Carpineti

Sul movente che avrebbe spinto il suo assassino, Massimiliano Carpineti, ad aspettarla sotto casa e a freddarla a colpi d’arma da fuoco sono ancora in corso le indagini. Tra le ipotesi al vaglio c’è quella del movente passionale: che l’uomo si fosse invaghito, non ricambiato, della donna? Tutte domande a cui ora gli inquirenti dovranno dare risposta. Lui però quelle risposte non potrà darle: dopo l’omicidio si è infatti allontanato a bordo della sua auto, percorso qualche centinaia di metri, ripreso in mano la pistola puntandola stavolta contro di sé. Togliendosi la vita.

Roma, omicidio Luca Sacchi: in arrivo la sentenza d’Appello per i 3 imputati (ilcorrieredellacitta.com)

Omicidio suicidio a Roma, poliziotta uccisa da un collega: forse movente passionale

 

 

 

 

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