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Roma, ‘Devo consegnare queste scarpe a mio figlio, è in ospedale’: nel pacco…c’era la droga

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carabinieri, due arresti a Lariano

Un pensionato cerca di consegnare al figlio, ricoverato in ospedale, una scatola di scarpe contenente shaboo. È stato il personale medico a capire e fare l’allarme ai Carabinieri della stazione Macao che si sono precipitati sul posto per svolgere accertamenti e alla denuncia dell’anziano.

La consegna della scatole di scarpe con dentro la droga

Il fatto risale alla scorsa mattina, quando gli uomini dell’Arma, a seguito di una segnalazione del personale medico del Policlinico Umberto I, sono intervenuti e hanno denunciato un pensionato italiano di 70 anni. L’uomo, poco prima aveva tentato di consegnare al personale medico una scatola di scarpe destinata al figlio ricoverato all’interno del nosocomio, contenente un involucro con 0.57 grammi di shaboo.

È bastato un controllo all’interno di quell‘involucro per far scattare l’allarme. E i militari non si sono fatti attendere, sono accorsi tempestivamente per fare luce sulla vicenda. Una storia che si è arricchita di particolari quando  il personale medico ha riferito ai carabinieri che il figlio dell’uomo, ricoverato, era stato sorpreso fumare in camera dello stupefacente da una pipa in vetro.

Sequestrata altra droga al giovane ricoverato

Dopo aver proceduto a redigere informativa di reato nei confronti dell’anziano, i militari hanno raggiunto il giovane che si trovava all’interno del presidio ospedaliero per svolgere ulteriori indagini. Un accertamento terminato con la consegna ai militari un involucro contenente 0.84 grammi della medesima sostanza.

Sembra siano sempre più frequenti i casi in cui viene consegnano o anche smerciato stupefacente e non solo all’interno degli ospedali, ma anche in istituti penitenziari. Basta pensare che solo qualche giorno fa un avvocato che aveva un colloquio con un suo assistito è stato beccato proprio mentre cedeva la droga al suo assistito. O anche il caso in cui all’Icot di Latina è stato accertato il commercio di droga all’interno del presidio ospedaliero, dove un medico raggiungeva i reparti trasformandosi in pusher. 

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