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Roma, passa col rosso e si ‘giustifica’: “Yo soy español”, ma non era vero. Beccato con tutti i documenti falsi

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Polizia Locale di Roma capitale ferma automobilista che passa col rosso

Non è stato particolarmente “furbo” l’automobilista, o forse pensava di esserlo convinto di poterla fare franca, il 27enne fermato nelle scorse ore a Roma dopo essere passato con il semaforo rosso. La sua manovra azzardata, che soltanto per circostanze fortuite non ha avuto conseguenze gravi, non è sfuggita però agli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale in transito proprio in quel momento con una pattuglia. E così, dopo essere stato fermato, è saltato fuori che tutti i documenti in suo possesso non erano validi ma contraffatti. Per lui sono quindi scattate le manette.

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Nello specifico il ragazzo è passato con il rosso in Piazzale Labicano. Immediatamente fermato dai caschi bianchi ha esibito una patente di guida ed una carta di identità spagnola, entrambe false, pensando forse di ingannare i controlli. Ma così non è stato. Gli agenti dell’Unità SPE infatti, esperti in questo tipo di accertamenti, hanno notato subito delle anomalie nei documenti; al termine di ulteriori verifiche – che ne hanno confermato le difformità – hanno quindi posto l’uomo in arresto secondo quanto previsto dalla legge per possesso e uso di documento falso valido per l’espatrio.

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Gli interventi della Polizia Locale a Roma nelle ultime ore

Nelle ultime ore la Polizia Locale di Roma Capitale è stata protagonista di un altro importante arresto. Come vi abbiamo riportato in questo articolo stamattina gli agenti in questo caso stavano svolgendo controlli di routine di contrasto all’abusivismo commerciale nella zona del Tridente, quando sono stati avvicinati da un signore, un esercente commerciale titolare di una gioielleria, che ha indicato loro una donna come responsabile di un furto commesso ai suoi danni circa 30 giorni fa. La 55enne se ne andava in giro proprio nei pressi del negozio, in pratica tornando come se nulla fosse “sul luogo del delitto“, pensando che non sarebbe più stata riconosciuta. Ma così non è stato: una volta effettuate le verifiche del caso per la donna sono scattate le manette.

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