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Tor Bella Monaca, discarica abusiva davanti al Municipio: tra i rifiuti anche siringhe e una pistola (FOTO)

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Rifiuti strada Tor Bella Monaca

Rifiuti che sembrano non finire mai. Succede nel VI Municipio di Roma le Torri, a Tor Bella Monaca, dove cumuli di immondizia “fioriscono” quotidianamente in ogni angolo del quadrante. Anche a pochi passi dalla sede del municipio, o sotto gli occhi degli operatori Ama, come racconta Marco Doria, ex delegato all’Ambiente e ai rifiuti proprio nel VI Municipio.

L’ultima discarica a cielo aperto è stata scoperta ieri, a circa 50 metri dalla sede del Municipio. Rifiuti di tutti i tipi. Tra questi, oltre a siringhe utilizzate per drogarsi, anche una pistola. Da quello che sembra, si tratta di una riproduzione, priva di tappo rosso, di una Glock 9 mm, che se utilizzata sicuramente avrà tratto in inganno eventuali vittime. L’arma, rotta e ormai inutilizzabile, era nascosta da altri rifiuti. Frigoriferi, materassi, divani, pneumatici. E poi stracci, bottiglie di plastica e tanto altro. Veramente tanto. Ma nessuno vede. Nè vede chi butta i rifiuti.

Netturbini “indifferenti”

“Lunedì ho assistito a una scena assurda – racconta Marco Doria – Ero impegnato nel mio ormai consueto ‘Mondezza tour‘ quando mi sono imbattuto in una lunga scia di rifiuti, in via Santa Rita da Cascia, all’angolo con via Ferdinando Quaglia, dove sono posizionati i cassonetti. I sacchi dei rifiuti erano a terra, mentre un gruppetto di dipendenti Ama, a pochissimi metri di distanza, chiacchieravano tra loro. Erano 7 o 8. Li ho osservati per un bel po’ loro mentre invece di lavorare chiacchieravano. Alla fine li ho fotografati e allora, stizziti, sono andati via….però i rifiuti sono rimasti in terra. Ma, prima di andarsene, sono venuti vicino alla nostra macchina, filmandoci e chiedendo spiegazioni in un modo strafottente.

Preciso che avevano il volto travisato per non farsi riconoscere. Ovviamente ho mandato tutto all’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi. Tutto quello che dico è testimoniato dai due poliziotti della mia scorta. La cosa assurda è che nel frattempo Ama continua ad assumere, invece di controllare cosa fanno i suoi dipendenti…”.

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