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Ztl fascia Verde a Roma, la rabbia dei cittadini e la raccolta firme

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Fabrizio Santori proteste Ztl

La Ztl Fascia Verde non convince e ne è la prova la raccolta firme per chiedere che venga abolita. Neanche il dialogo tra Comune e Regione per cercare le modifiche da apportare alla delibera convincono cittadini e associazioni che continuano a chiedere che venga ‘cancellata’. Una posizione che i numerosi romani contrari stanno manifestando anche con una raccolta firme che nella giornata di sabato 20 maggio, ha aggiunto altre centinaia di firme raccolte a Casal Bruciato e largo Bertramelli, mentre nella petizione lanciata dal consigliere Fabrizio Santori, su change.org, le firme raccolte ammontano a 91.388.

La convinzione che la Ztl penalizzi le fasce deboli

La posizione dei firmatari è chiara: “Le limitazioni al traffico cittadini dall’amministrazione capitolina – si legge nella petizione online – colpiranno soprattutto i cittadini più deboli. Sono circa 30mila i cittadini residenti che verranno fortemente limitati nel loro diritto alla mobilità all’interno del perimetro della nuova Fascia Verde, mentre ammontano a circa 300mila i non residenti”.

L’impegno del Sindaco ad apportare modifiche alla delibera

Il Sindaco ha raccolto le doglianze dei cittadini, dopo la manifestazione del 10 maggio scorso, ha pensato di apportare delle modifiche al testo. Cambiamenti che sono al vaglio di Comune di Roma e Regione Lazio. Ma al momento non si hanno dettagli specifici su quali saranno le deroghe alla disposizione originaria, l’unico paventato è quello che vorrebbe far slittare di un anno, rispetto a novembre 2023, il divieto per i diesel.

Il consigliere Santori: ‘Un provvedimento insostenibile’

Santori sembra essere certo e lo scrive nero su bianco sulla petizione che “questo provvedimento è assolutamente insostenibile per tantissime famiglie alle quali verranno impediti i più fondamentali, quanto necessari spostamenti, come raggiungere la propria sede lavorativa o ancor peggio gli ospedali per cure mediche o urgenze, salvo dover sopportare un ingente esborso economico per l’acquisto di una nuova autovettura. Alla stessa stregua risulta incomprensibile impedire la circolazione ai veicoli d’epoca, salvo gli eventi autorizzati, tali mezzi si stima rappresentino lo 0,26 per cento del parco veicolare totale. Le nuove disposizioni interessano anche i veicoli BI-FUEL anche trasformati e marcianti con alimentazione a metano o GPL, ma anche le attività legate al turismo, come i rimessaggi camper siti all’interno della fascia verde che annualmente ospitano migliaia di camperisti, le attività connesse al cinema, ossia i mezzi in uso per la realizzazione di riprese cinematografiche all’interno della città di Roma, così come le attività connesse alla riparazione/assistenza dei veicoli, che subiranno una contrazione del proprio fatturato”.

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