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Concorso docenti 2023, quando esce il bando: requisiti e come fare domanda

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Nuove regole dress code a scuola

Concorso docenti 2023. Ci sono finalmente novità interessanti per una delle tematiche più importanti, calde ed attese degli ultimi mesi. Come annunciato dal Ministro Valditara, il prossimo bando sarà emanato ”entro l’estate” e prevede una procedura straordinaria, la quale soltanto parzialmente sembra rientrare nella fase cosiddetta straordinaria del reclutamento PNRR del DL 36/2022. Ricordiamo, inoltre, che al momento non è stato ancora avviato il percorso di abilitazione da 30 o 60 CFU. Insomma, tutto fermo su questo fronte, anche se nel frattempo bisogna dare una risposta forte davanti ai numeri del precariato. Ci vuole, di fatto, un’assunzione massiccia e a tempo indeterminato. 

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Concorso docenti 2023: quando uscirà il bando?

Intanto, a parte qualche suggestione, le notizie che riguardano questo concorso atteso ”entro l’estate” prossima, che è davvero ad un passo da noi, sono davvero molto scarse. Al momento, infatti, tale concorso sembra più rientrare nel dominio delle intenzioni che delle pianificazioni di fatto. Non c’è stata ancora nessuna informativa nei confronti dei sindacati. Solamente lo scorso 6 aprile era stato diramato dal Ministero un comunicato in cui si annunciava che, appunto, ”Il Ministero è in procinto di avviare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari”, per poi indicare in maniera piuttosto sommaria alcune note informative nonché alcuni requisiti d’accesso. 

Le problematiche e il piano assunzioni

Poi, dopo qualche altra settimana, il Ministro, rispondendo ad una interrogazione della Lega, aveva precisato: “Bandiremo prima dell’estate una procedura concorsuale per l’assunzione di circa 35mila docenti, che abbiano maturato 36 mesi di servizio o che siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari”. Due elementi di novità, insomma: procedura bandita prima dell’estate e numero di assunzioni corrispondenti a circa 35.000. Ovviamente, va da sé che le assunzioni gravano sull’anno scolastico 2024/25, nella migliore delle ipotesi, anche perché organizzare e portare a compimento una procedura in un tempo così stretto non è di certo cosa da poco. Buona parte della vicenda tutta, dipenderà strettamente anche dalla tipologia di prove che il concorso dovrà prevedere: per fare un semplice esempio, il test a riposta chiusa su argomenti dello scorso concorso 2020, aveva permesso di risparmiare un grande quantitativo di tempo, ma certamente, come ricorderete non è stato privo di problematiche, tutte confluite nella revisione dei punteggi per moltissime classi di concorso. 

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