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Nuovo Dpcm marzo 2021: cosa cambia per cinema, palestre, sci e spostamenti tra Regioni

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Spostamenti tra Regioni sì o no? Oggi, come ogni venerdì, ci sarà la riunione degli esperti della cabina di regia che, valuteranno l’indice Rt, e decideranno il “futuro colorato” dell’Italia. Il nostro Paese è perlopiù in zona gialla (con alcuni territori in fascia rossa) e il 15 febbraio è la data che sancisce – stando all’ultimo decreto legge – la fine del divieto di spostamenti tra Regioni/Province autonome, anche quelle in zona gialla. Cosa cambierà da lunedì? Ora, lo ricordiamo, ci si può spostare – autocertificazione alla mano (da presentare nel caso di un eventuale controllo) solo per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità. Ma cosa succederà dal prossimo 15 febbraio? Cosa deciderà di fare il nuovo Governo Draghi se riuscirà a formarsi? 

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Spostamenti tra Regioni vietati fino al 5 marzo

L’ultimo Dpcm, quello entrato in vigore il 16 gennaio scorso, è valido fino al 5 marzo, ma il decreto legge con il divieto di spostamento tra Regioni “scade” il prossimo lunedì. E’ per questo che si starebbe pensando di prorogare la chiusura dei confini regionali con un nuovo decreto “ponte” e con un Consiglio dei Ministri ad hoc (del Governo uscente) che potrebbe riunirsi nelle prossime ore. E’ così che gli spostamenti tra Regioni/Province autonome diverse, anche tra quelle in zona gialla, potrebbero continuare ad essere vietati fino al 5 marzo finché non sarà poi il nuovo esecutivo Draghi a varare il prossimo Dpcm. Non è escluso, però, che lo stop agli spostamenti, come spiega Il Sole 24 ore, sia più breve, 10-15 giorni al massimo.

Piste da sci

Gli impianti sciistici, quelli che si trovano nelle Regioni/Province autonome in zona gialla, riapriranno i battenti proprio lunedì 15 febbraio. Si potrà sciare sì, ma a delle condizioni: a numero chiuso, con mascherine e il rispetto del distanziamento sociale. Ma il problema, anche per le piste da scii, resta quello collegato agli spostamenti tra Regioni. Io le piste da sci le lascerei aperte – ha dichiarato Sileri sempre a Mattino Cinque–  Capisco il problema che bisogna spostarsi da una Regione all’altra, ma io aprirei per la Regione d’appartenenza. Ma questa resta la mia personale opinione”. 

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Riapertura di cinema e palestre

I governatori chiedono che nel prossimo Dpcm, che porterà la firma di Mario Draghi, ci sia una graduale ripresa di attività che, da troppo tempo, sono ormai chiuse. Tra le ipotesi la riapertura di cinema, palestre e teatri con ingressi contingentati e sempre rispettando tutti i protocolli per arginare la diffusione del virus. Per ora, per quanto riguarda le palestre ci sono le nuove regole per un allenamento in sicurezza, ma non c’è nessuna ufficialità sulla data che darà il via libera. 

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