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Roma: «Si metta la mascherina», e lui risponde con calci e pugni agli agenti della Polizia Locale

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aggressione polizia

Ancora violenza nella capitale, precisamente in zona Termini. Di nuovo la causa scatenante è legata al mancato rispetto delle normative anticovid. Questa volta la vittima è un agente della Polizia Locale, aggredito da un cittadino in quanto invitato a mettere la mascherina, di cui era sprovvisto quando si è recato ai tornelli della metropolitana. Il fatto è avvenuto questa mattina.

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Aggressione ai danni della Polizia Locale: il fatto

Non sono pochi gli episodi di violenza, spesso nei confronti delle forze dell’ordine, legati alla richiesta di rispetto delle nuove normative per l’emergenza pandemica da Covid-19. Questa mattina l’ennesima situazione: un agente della Polizia Locale di Roma Capitale è stato aggredito violentemente in zona Termini da un 48enne italiano di origini marocchine e con numerosi precedenti penali alle spalle. Il motivo è stato il divieto di oltrepassare i tornelli della metropolitana poiché sprovvisto di mascherina. L’uomo avrebbe reagito con calci e pugni contro i caschi bianchi e un agente ha avuto bisogno delle cure del Presidio Sanitario San Giovanni.

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Una spirale di violenza

La vicenda fa eco a quanto accaduto non troppo tempo fa: in un caso a farne le spese erano stati i carabinieri, che avevano così arrestato un uomo per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, dopo che questi si era rifiutato di indossare la mascherina per salire su un autobus. Ancora, un’altra situazione analoga: in questo caso un 28enne avrebbe aggredito con calci, pugni e morsi gli agenti di polizia in quanto lo avevano invitato a indossare la mascherina per accedere a un minimarket.

Milani, Sindacato SulPl: «Senza tutele, i nostri agenti mandati allo sbaraglio come impiegati al ‘macello’»

Sugli episodi e sull’ormai quotidiano impiego dei vigili romani in questioni di ordine pubblico è intervenuto il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che in una nota del Segretario Romano Marco Milani dichiara: “Il massiccio impiego di agenti di Polizia Locale in operazioni di sgombero, anche politicizzate, assume ormai carattere quotidiano al punto da non fare più nemmeno notizia. Quello che invece non va dimenticato è come i nostri uomini vengano schierati a fianco di colleghi del reparto celere, senza godere delle medesime protezioni e tutele, a partire dai caschi protettivi fino alle tutele assicurative e previdenziali per gli infortuni in servizio. Stesso discorso per le centinaia di colleghi cui nelle grandi metropoli ogni giorno non viene più chiesto di dirigere il traffico ma di applicare decreti ministeriali e vigilanza di Polizia sui comportamenti dei cittadini. Le amministrazioni Statali e Comunali devono prenderne atto: senza strumenti adeguati e tutele giuridiche , i nostri agenti vengono mandati allo sbaraglio come impiegati al macello, conclude Milani.

Gli scontri a Casal Bertone

Quella di oggi del resto è stata una giornata calda, anzi caldissima per la Polizia Locale di Roma Capitale. Una pattuglia del gruppo territoriale è stata vandalizzata durante i duri scontri per lo sgombero di CasaPound a Casal Bertone, con gli agenti della Polizia Locale che non hanno subito più gravi conseguenze, solo grazie all’intervento del reparto mobile coordinato dalla Questura di Roma. Nel corso dell’intervento gli occupanti hanno esploso almeno tre bombe carta mentre alla fine delle cariche sono stati raccolti in terra 4 manganelli spezzati, a rendere l’idea del difficile clima incontrato stamani dalle forze dell’ordine.

(Foto di repertorio)

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