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Sciopero Roma 25 giugno 2019: a rischio bus, tram, treni e metro A, B e C

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sciopero roma 25 giugno 2019

Sciopero Roma 25 giugno 2019. Previsto inizialmente per il 20 lo stato di agitazione indetto dai sindacati di base dell’Atac è stato spostato a martedì 25 giugno. Quel giorno, pertanto, si fermerà il trasporto pubblico nella capitale: a rischio, di conseguenza, il servizio di Autobus, Tram, Metropolitane A B e C – Ferrovie Regionali dalle 8:30 alle 17:00 e dalle 20:00 a fine servizio. Lo sciopero è stato proclamato per 24 ore.

Sciopero Roma 25 giugno 2019: orari e fasce di garanzia

A proclamare l’agitazione è stata l’Unione Sindacale di Base. A rischio le corse metro, tram e bus del trasporto pubblico locale dalle ore 08:30 alle ore 17:00 e dalle 20:00 a fine servizio. 
 
 
Possibili disagi dunque per gli utenti dei trasporti di superficie, tram, delle linee metro A, B e C e delle ferrovie Termini Centocelle, Roma Civita Castellana Viterbo e Roma Lido. Previste le consuete fasce di garanzie dalle 5:30 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00.

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«Questa volta non sono le piogge incessanti, neanche il caldo che sfiora i 40 gradi, tanto meno la grande affluenza dei turisti e/o qualche iniziativa del Papa. È il concorso dei cosiddetti “navigator “, una selezione delle professionalità necessarie all’avvio del Reddito di Cittadinanza a spingere il prefetto di Roma, Gerarda Pantalone, a costringere l’Unione Sindacale di Base e Or.S.A. TPL a spostare l’iniziativa di sciopero dei lavoratori autoferrotranvieri, dipendenti della società ATAC di Roma, proclamato per giovedì 20 giugno 2019».

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I Sindacati: «Diritto allo sciopero ostacolato»

«Ancora una volta, l’esercizio del diritto di sciopero, viene ostacolato, limitato nonostante le motivazioni della mobilitazione siano di carattere urgente. Uno sciopero per difendere la salute e la sicurezza tanto dei lavoratori quanto degli utenti. Perché nel trasporto pubblico romano il problema non sono più soltanto i bus che prendono fuoco e le aggressioni al personale, ma anche le polveri sottili nelle gallerie e nelle stazioni della metro. Polveri micidiali i cui valori arrivano a sforare anche di 5 volte i limiti di legge. Le continue aggressioni al personale operativo, causate dalla gestione insufficiente del servizio, aggiungono infine altro stress e altro disagio ai lavoratori che svolgono già un’attività di per sé usurante».

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«Si ripete, quindi, il rituale  STOP al diritto di sciopero. Un balletto che vede alternarsi, quasi in modo noioso Ministero, Prefetto e Commissione di Garanzia nella frenetica competizione nel trovare un motivo che possa impedire una legittima protesta dei lavoratori. Una protesta che, tra l’altro, per arrivare ad uno sciopero ha dovuto percorrere il tortuoso percorso dettato da una enorme quantità di limiti e paletti imposti dalle normative in materia di sciopero nei servizi essenziali. L’Unione Sindacale di Base e Or.S.A. TPL non abbandonano il percorso della vertenza: anziché giovedì 20 giugno sarà martedì 25 giugno la data dello sciopero di 24 ore per tornare a rivendicare la salute e la sicurezza dei lavoratori e degli utenti. Sempre che non torni a nevicare…». Lo si apprende in una nota pubblicata sul sito dei Sindacati di Base.

 
 
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