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J-Ax e Fedez, il vero motivo della rottura: ‘Il disco andò male e iniziai a drogarmi’

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Fedez e J-Ax i motivi della rottura

La rottura tra J-Ax e Fedez aveva lasciato tutti sorpresi. Quell’amaro in bocca sembra ancora ad alcuni sia rimasto. In effetti non si è mai capito realmente il motivo per il quale i due di punto in bianco abbiano chiuso definitivamente i rapporti. Fedez infatti non vuole può saperne niente, così come anche con Rovazzi. I tre uscivano spesso insieme. Sembra però che ora la verità sia uscita tutta fuori.. ecco i dettagli

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“Iniziai a drogarmi come un pazzo”

Nel podcast di Luca Casadei, “One More Time”, J-Ax ha confessato di aver avuti davvero tantissimi alti e bassi. Per un artista la sua arte è diventa tutta la sua vita. Passi settimane, mesi e anni su un album che poi sarà ascoltato da persone che decideranno se può andar bene o male in base agli stream. Questo per un cantante inevitabilmente è fonte di forte stress. 

J-Ax ha raccontato che dopo il suo disco, “Di sana pianta“, tutto è andato a rotoli. Inizialmente tutti credevano in quel progetto. Giornalisti, discografici, produttori. Ma il disco che doveva vendere “300.000mila copie ne ha vendute 30.000mila”. “La discografica mi disse: non vogliamo più sentire parlare di te. Avevo perso la fiducia di tutti. Mi mandavano solo a fare concerti nelle sagre di paese”. E sempre nel podcast ha dichiarato che per passare quel periodo “si drogava tanto per non dover pensare”.

La rottura con Fedez e il motivo 

I rapporti tra i due sono finiti davvero male. Probabilmente i due hanno preso un accordo per non parlarne apertamente ma la storia inevitabilmente è tornata a galla. Ecco le sue parole:

“Con Fedez avevo una grande affinità artistica. Ha saputo prendermi, era fan dell’album ‘Domani smetto’. Eravamo uniti dall’amore per il punk rock. Riconosco che ancora oggi abbia voglia di spaccare il sistema da dentro per questo mi piace. Mi disse un giorno: ‘Perché non ci finanziamo tutto noi?’  Io, che ci pensavo da un po’, ho accettato. Ma a me in realtà fare l’imprenditore fa ca*are”.

Così l’idea di lasciare tutto. “Il pensiero di dovermi alzare dal letto e andare a fare una riunione su un contratto nemmeno mio mi devastava. Anche avere sotto di me dipendenti non mi faceva stare tranquillo. ‘Se fallisco che succede?’, mi ripetevo sempre questo. Io ho bisogno di serenità, soffro d’ansia da anni e non riuscivo più ad andare avanti. Ogni volta che entrava qualcuno nel team sapevo che doveva dipendere da me e Fede e questo non mi andava bene. Questa è una delle ragioni della rottura”. 

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