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Torvaianica, omicidio di Simone ‘Passerotto’ Shehaj Selavdi: confermato l’arresto per i presunti assassini

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Shehaj Selavdi - Il Corriere della Città

Lo scorso dicembre è stato dato un volto e un nome agli aguzzini di  Shehaj Selavdi, il 38enne albanese da tutti conosciuto come Simone, ucciso sulla spiaggia di Torvaianica, all’altezza dello stabilimento Bora Bora il 20 settembre del 2020. Secondo gli inquirenti i killer sarebbero Raul Esteban Calderon, uomo che avrebbe ucciso nel 2019 nel Parco degli Acquedotti l’ultrà della Lazio Fabrizio Piscitelli, conosciuto come ‘Diabolik’,  ed Enrico Bennato. I due insieme avrebbero colpito a morte “Passerotto” per questioni legate al mondo della droga. E ora per entrambi, il Tribunale del Riesame di Roma ha confermato la custodia cautelare in carcere.

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Omicidio Torvaianica: restano in carcere i presunti assassini di ‘Simone’

I Carabinieri di Frascati stavano indagando quando, a un certo punto, gli elementi in loro possesso si sono intrecciati con quelli della Squadra Mobile di Roma, che stava, invece, cercando di ricostruire l’uccisione di Fabrizio Piscitelli, conosciuto da tutti come ‘Diabolik‘, l’ultrà della Lazio. I due omicidi, quello di Piscitelli e quello di ‘Simone’ (ucciso a Torvaianica) avrebbero diversi punti in comune, a partire dalla modalità dell’esecuzione. Tutto è partito da un video catturato da una telecamera privata, che ha ripreso l’omicidio di Piscitelli, maturato nell’ambito di una guerra per il controllo dello spaccio di droga. Droga che ritorna anche nell’uccisione di Shehaj Selavdi, che aveva il controllo sul litorale che va da Torvaianica al confine con Anzio. Giro di droga che sarebbe alla base dei due omicidi. 

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Omicidio Torvaianica: in carcere Raul Esteban Calderon ed Enrico Bennato

Fondamentali per la ricostruzione dei due omicidi anche le intercettazioni e le testimonianze, che hanno portato a galla elementi comuni nelle due uccisioni. Ora restano in carcere i presunti assassini: Raul Esteban Calderon ed Enrico Bennato, quest’ultimo era già dietro le sbarre quando è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare perché aveva cosparso con dell’alcol il portone di casa di una donna, per poi provare a dare fuoco all’entrata.

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Raul Esteban Calderon, invece, 52enne argentino è stato tradito dall’ex compagna e madre della figlia minorenne, in passato sua ‘complice’: insieme, infatti, pare abbiano messo a segno diversi colpi, molti in gioiellerie. La donna è stata arrestata, poi intercettata e quella telefonata è stata la svolta nelle indagini, che hanno fatto luce sulla morte di Diabolik. 

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