C’è un incantevole borgo vicino a Roma, la meta ideale per chi è alla ricerca di un po’ di relax e di qualche momento di pausa dalla vita frenetica di città.
Il Lazio del resto è pieno di borghi, paesini e luoghi incantevoli da visitare che spesso però non ricevono l’attenzione che meriterebbero. Si tratta, in realtà, di destinazioni ideali soprattutto perché raggiungibili da Roma relativamente in poco tempo e che per questo ben si prestano a gite fuori porta anche di una sola giornata.
E’ il caso questo ad esempio del Comune di Arpino, centro abitato in Provincia di Frosinone di circa 6.700 anime in grado di offrire il mix perfetto tra cultura, arte e svago. E voi lo conoscevate? In ogni caso scopriamone le bellezze in questo articolo.
Cosa vedere ad Arpino, città d’arte e cultura
Sul sito ufficiale del Comune, Arpino è definita come “città d’arte e cultura”. E non potrebbe essere altrimenti considerando il grande patrimonio che questo borgo laziale ha da offrire. Ma cosa c’è da vedere? Sicuramente le alternative non mancano e si può scegliere, sulla base del tempo a disposizione, tra diverse possibilità. Questo piccolo borgo propone infatti edifici storici da visitare (anche nei dintorni), musei, le immancabili Chiese senza tralasciare la natura per chi è alla ricerca di qualche momento nel verde (in tal senso si possono raggiungere le Gole del Melfa e l’area wildrness Monte Caira-Gole del Melfe).
Sicuramente in copertina non possiamo non menzionare l’acropoli di Civitavecchia di Arpino. La città fu un’importante area strategica del Volsci, dei Sanniti e dei Romani, ben difesa come testimoniano le grandi mura fortificate per proteggerla. A spiccare è senza dubbio l’imponente torre di Cicerone: qui si ritiene fosse collocata la residenza di proprietà della famiglia dei Tulli di Cicerone ma indagini svolte nel 1800 evidenziarono l’assenza di zone residenziali. L’esistenza di una toponomastica riferita ad un grosso muraglione chiamato di cicero e di un’omonima via portarono all’adozione del nome torre di Cicerone. A contorno si possono ammirare le grandi mura megalitiche.
Dopodiché da visitare c’è sicuramente il centro storico, la Porta Napoli, la tomba di Saturno oppure i palazzi storici come Palazzo Iannuccelli e la Casa Natale del Giuseppe Cesari “Il Cavalier d’Arpino” (residenza del pittore vissuto a cavallo tra il 1500 e il 1600). Da non perdere anche un passaggio nei musei cittadini: la fondazione Umberto Mastroianni, il Museo della Liuteria “Embergher-Cerrone” e il Museo della Lana, quest’ultimo testimonianza dello spaccato socio-economico di Arpino del passato.
Le chiese
Capitolo a parte meritano le Chiese. Nel paese ce ne sono diverse: a partire dalla Chiesa di San Michele Arcangelo, dove si possono ammirare opere del Cavalier d’Arpino sopra menzionato, e da quella dedicata a Sant’Andrea Apostolo e il Monastero Benedettino. Il viaggio religioso prosegue poi per il Santuario di Santa Maria di Civita, la Chiesa della Pietà e la Chiesa della SS Trinità.
La storia
Arpino ha dato i natali a personaggi molto famosi quali Cicerone, Caio Mario e Vipsanio Agrippa. Dal punto di vista artistico il già menzionato Cavalier d’Arpino è degno di ulteriore menzione in quanto maestro del Caravaggio. La leggenda narra che il dio Saturno dimorò ad Arpino e qui morì. Nel corso della storia fu una grande città fortificata dei Volsci, dei Sanniti e dei Romani come testimonia il patrimonio archeologico che abbiamo menzionato nella parte precedente. Qualche passaggio storico rilevante e curiosità su Arpino:
- Nel 188 a.C. la città ottenne la cittadinanza romana
- Dall’alto medio-evo entrò a far parte del Regno di Napoli
- Tra il 1700 e 1800 divenne centro industriale per la produzione di lana
- Oggi è centro di cultura anche grazie al Certamen Ciceronianum Arpinas, maggior gara di Latino riservata agli studenti delle superiori d’Europa
Dove si trova il Comune di Arpino
Come detto questo borgo in Provincia di Frosinone non è molto distante dalla Capitale. Roma dista infatti circa 120km e il tempo di percorrenza stimato – in assenza di traffico – è pari circa ad un’ora e quaranta minuti. Il percorso consigliato dal centro della Capitale è quello del GRA e poi dell’A1 uscendo a Ferentino. Il percorso passa anche attraverso altri borghi e paesi molto caratteristici, l’ideale per chi vuole effettuare una tappa o sosta intermedia (come ad esempio Isola del Liri.
