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Pestaggio choc al Pigneto, parla la ragazza aggredita: “Ho chiesto aiuto ma urlavano di fare silenzio, grazie a chi invece mi ha aiutata”

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Ragazza violentata

“Urlavo, chiedevo aiuto ma non tutti hanno capito cosa stava succedendo”. A parlare è la ragazza di 36 anni finita vittima l’altra notte di una brutale aggressione nel quartiere Pigneto a Roma. La giovane, come vi abbiamo raccontato in questo articolo, stava rincasando quando all’improvviso è stata assalita. Dietro di lei un uomo che, con tutta probabilità, voleva rapinarla: ma davanti alla sua resistenza ha iniziato a prenderla a pugni in faccia. Mentre dalle finestre – non tutte fortunatamente – qualcuno gridava di “fare silenzio”.

Tentata rapina al Pigneto

La nostra Redazione ha contattato la 36enne. Lo choc per quanto subito è ancora presente. Come la paura. Dopo l’accaduto la vittima è stata medicata in Ospedale per le contusioni riportate al viso. Quindi ha sporto denuncia alla Polizia che adesso indaga per rintracciare il responsabile. L’aggressione, ci dice la ragazza, “è avvenuta intorno all’1.30 (tra mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio, ndr). Mi stavo incamminando verso casa quando mi sono imbattuto in un uomo”.

Il racconto del pestaggio in Via Prenestina la notte del 9 febbraio 2023

Siamo sulla Via Prenestina, al Pigneto come detto. L’uomo tenta un approccio, dice di conoscerlo. Considerando l’orario la ragazza taglia corto e cerca di accelerare il passo verso la casa dove è ospite di amici. Una volta raggiunto il portone scatta però il pestaggio: “L’uomo, uno straniero, forse un tossico di zona, purtroppo mi aveva seguita. Si è messo davanti al portone e mi ha impedito di entrare. Ho cercato di farlo scansare ma non ci sono riuscita. E’ lì che è scattato il pestaggio“. La giovane viene sbattuta a terra e finisce sotto la furia dell’aggressore: “Mi ha presa a pugni in faccia, i colpi sono arrivati sul labbro e sull’occhio sinistro. Poi mi ha dato anche un morso alla mano”. 

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“Urlavano di fare silenzio dalla finestra”

La cosa drammatica è che nonostante il grido disperato della giovane e la richiesta d’aiuto nessuno è intervenuto, anzi. “Dalle finestre urlavano di fare silenzio, di smetterla”. Nessuno, o quasi, ha infatti capito che non si trattava di schiamazzi: tranne due giovani che sono accorsi in strada per soccorrere la ragazza. Nel frattempo però lo straniero si era già dileguato. “Non so perché si è fermato, né cosa cercasse. Ho preso almeno sei pugni in faccia, non so nemmeno come ho fatto a restare cosciente“. Ma dare un perché all’accaduto resta complicato: “Forse cercava il cellulare, mi ha messo una mano in tasca. E non trovandolo si è accanito su di me. Francamente non so che pensare”. 

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Le indagini per rintracciare l’aggressore del Pigneto

La ragazza, che vive in Provincia di Roma, ha raccontato tutto alla Polizia che ora, come visto, sta seguendo le indagini. “Ho raccontato tutto agli agenti, almeno per quello che mi ricordo. Spero riescano a prenderlo. E’ stata un’esperienza terribile che non auguro a nessuno“.

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