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Roma, il Giubileo sarà senza treni: maxi causa da 253 milioni blocca tutto. Linea B con carrozze anni ’70

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insulti razzisti di un autista Atac

Roma. Il Giubileo è quasi alle porte, ma Roma, dal punto di vista logistico, ne ha ancora di strada da fare. Una strada tutta in salita e rigorosamente ”a piedi” dal momento che i convogli ancora stentano ad arrivare. Di fatto, la battaglia legale sulla fornitura di 30 nuovi treni della metropolitana mette a fortissimo rischio la consegna dei primi convogli per l’inizio del Giubileo. Nella migliore delle ipotesi, Atac avrà a disposizione solo 4 convogli della partita ordinata per l’Anno Santo

Giubileo senza treni: la maxi causa al Tar

La notizia è arrivata proprio ad inizio mese, venerdì 1 luglio, annunciata non senza rammarico da parte di Eugenio Patanè nel corso della commissione Mobilità. C’è un contenzioso al Tar del Lazio avviato da Hitachi contro Caf, rispettivamente seconda e prima classificata della maxi gara da 253 milioni di euro bandita dal Campidoglio per la mobilità capitolina, ma che non si chiuderà prima di settembre. I giudici hanno chiesto ad un ”supertecnico” di decidere quale delle due big abbia ragione. 

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I tempi ”biblici” per l’arrivo dei convogli

Intanto, si fanno già i conti. Al Campidoglio di certo non importa tanto quale delle due aziende avrà la meglio sull’altra. Ciò che interessa, al momento, è chiudere il prima possibile la partita per rientrare nei tempi. L’amministrazione capitolina è pronta a sottoscrivere il primo ordine da 14 convogli (2 per la linea A e 12 per sostituire i vecchi treni Ansaldo della B) ma teme di non avere a disposizione nemmeno uno dei nuovi vagoni per l’avvio dell’Anno Santo.

Solo 4 convogli della partita ordinata per l’Anno Santo

Il calcolo è semplice: se il contenzioso si chiuderà a settembre, come si spera secondo le previsioni, allora l’ordine verrà inviato per dicembre. Poi, da quel mese, ci vorranno 20 mesi per avere il primo treno. Un consulto al calendario ed è chiaro che così facendo, bisognerà attendere fino al settembre 2024. Infine, gli altri convogli arriveranno uno a distanza di un mese dall’altro. Per l’inizio del Grande Evento, allora Roma avrebbe a disposizione un totale di 4 mezzi sui primi 14 ordinati.

Il secondo grado di giudizio

E, come aggiunge qualcuno in Campidoglio: ”Certo, avevamo affidato la gara a novembre 2021. Senza ricorso saremmo rientrati nei tempi prestabiliti per il Giubileo”. Ma non è neppure la prospettiva peggiore. Infatti, se l’azienda sconfitta al Tar del Lazio dovesse decidere di presentare appello e attivare il secondo grado di giudizio, i tempi si allungherebbero ancora. E allora altro che apertura della Porta Santa. Il tutto con buona pace dei pellegrini in arrivo nella Capitale, che ritornerebbero al pieno spirito cristiano medievale, con lunghe camminate a piedi fino alla Porta Santa. 

Le linee della metro a Roma: linea A

Situazione a dir poco non rosea. A salvarsi, per il momento, è la linea A della metropolitana: da lunedì chiuderà in anticipo per la manutenzione straordinaria di binari e linee elettriche. A disposizione ci sono 32 treni su 39.

Linea B

In una situazione critica, d’altro canto, è la linea B: ci sono certamente 18 treni di ultima generazione. Ma ne circolano altrettanti acquistati ormai negli anni ’70. Inevitabili, in tal caso, le ricadute sui tempi di revisione. 

Linea C

E poi, la più giovane, la metro C: qui a disposizione ci sono 13 treni. Di questi, alcuni sono in manutenzione e i tempi di attesa sulla banchina sono stati davvero estenuanti nelle ultime settimane. Spesso si andava ben oltre i 15 minuti accademici. Intanto, è partita anche la trattativa per l’acquisto di nuovi treni senza conducente per la tratta verde. Ma, anche qui, i tempi non sono celeri.                                                         

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