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Guidonia, padre e figlio entrano nel bar e scaricano le pistole contro i clienti: arrestati

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Guidonia, arrestati padre e figlio per sparatoria

Guidonia Montecelio (RM). Nelle prime ore di stamattina, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di due italiani, padre e figlio, residenti a Guidonia Montecelio, gravemente indiziati di aver esploso, nella serata del 30 Agosto 2022 scorso, sei colpi di pistola verso un gruppo di ragazzi che stava consumando un aperitivo in un noto bar della zona, con chiaro intento omicida.

Padre e figlio sparano contro un gruppo di ragazzi a Guidonia

I due complici, padre e figlio, avevano messo in atto il loro raid in un contesto in cui c’erano diverse persone, tutte potenzialmente in pericolo, poiché potevano essere incidentalmente raggiunte dai proiettili vaganti sparati dai due aggressori. Un evento che ha lasciato l’intera comunità di Guidonia tormentata, per diverso tempo. Le immagini di quella serata sono davvero difficili da cancellare nella memoria di chi, sfortunatamente, si era trovato da quelle parti. Un’azione violenta e spregiudicata che, ora, trova una adeguata risposta anche da parte dello Stato. Così, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, dopo una approfondita attività d’indagine che ha esaminato ogni minuto dettaglio dell’episodio, hanno individuato i possibili autori della sparatoria.

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Le indagini dei carabinieri 

Il primo sopralluogo effettuato congiuntamente dalla Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli e dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Frascati aveva già evidenziato diversi particolari: i colpi esplosi erano stati sei e lo scopo non era soltanto solo quello di intimidire i destinatari ma anche di uccidere. Le conferme sono poi giunte dal successivo intervento dei Carabinieri della Sezione balistica del RIS di Roma che, attraverso una apposita e sofisticata strumentazione, sono riusciti a ricostruire le traiettorie dei sei proiettili che, fortunatamente, non sono giunti a destinazione.

L’arresto degli aggressori

Successivamente gli investigatori hanno iniziato ad analizzare la vita e le abitudini dei destinatari dell’atto, uno di loro arrestato nell’immediatezza dei fatti per detenzione di sostanza stupefacente; l’incrocio dei dati derivanti dall’analisi dei tabulati telefonici con i sistemi di videosorveglianza del territorio, la ricostruzione analitica del fatto reato ha permesso, alla fine, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due indagati, padre e figlio, che si presume abbiano accuratamente pianificato e premeditato l’azione. Le risultanze ottenute hanno permesso agli investigatori di focalizzare l’attenzione su alcuni particolari di due vetture che erano passate qualche minuto prima davanti al bar dove si è poi consumata la sparatoria: alcune ammaccature, gli abiti indossati dai due uomini alla guida, finanche un particolare tipo di deodorante per auto, caratteristico per forma e colore, tutto finemente contestualizzato ha permesso di individuare i due indagati.

 

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