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‘L’omicida? Voglio che soffra’. Le strazianti dichiarazioni del papà di Manuel Costa

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È stato freddato da due colpi di pistola Manuel Costa, il 41enne titolare e chef dell’Osteria degli Artisti in zona Esquilino a Roma. Un’esecuzione con due colpi di pistola esplosi da quello che era stato un suo socio nella gestione del locale adiacente, il Metropolis. Un’attività affidata a un amico, F.G., a circa 15mila euro al mese. Un impegno che non era riuscito a portare avanti con successo, restituendo la gestione a Manuel. Ma non aveva pagato il fitto e il 41enne, padre di quattro figli, aveva rivendicato quei soldi, senza successo, fino all’appuntamento che si è rivelato mortale per lo chef dell’Osteria degli Artisti.

Il racconto del papà di Manuel su amicizia e società con l’assassino

Una tragedia per la famiglia Costa. rimasta sotto choc per quanto avvenuto. Quattro figli sono improvvisamente rimasti senza il papà. Un dramma che non trova giustificazioni e ha fatto cadere nello sconforto il padre di Manuel che non trova pace, non riesce a farsi una ragione di quello che è successo.

È stato proprio il padre del titolare dell’Osteria degli Artisti a raccontare il legame tra il figlio e il suo assassino, ripercorrere il rapporto di lavoro e sottolineare che si era trattato di un tentativo di dare una mano a quello che poi si sarebbe rivelato il suo assassino. Quando poi il progetto del Metropolis è fallito, F.G. avrebbe chiesto, ancora una volta al 41enne di lavorare insieme, diceva di aver bisogno di un’occupazione.

L’incontro dello chef con il suo omicida

Poi l’incontro venerdì sera. ‘Sono tornati a parlare dei soldi. Non so cosa si siano detti – ha detto il papà di Manuel in una intervista riportata da Repubblica -. Ma niente può giustificare quello che è successo. Non si uccide un padre di quattro figli. È stato un traditore. Se lo avessi di fronte non lo farei morire così. Voglio che soffra”.

Sconvolto, l’anziano genitore dello chef morto, ha raccontato dell’impegno che Manuel ha profuso in quell’attività e del sostegno che insieme alla moglie hanno dato al loro ragazzo. Un’attività che non hanno intenzione di far finire così. “L’Osteria degli Artisti resterà aperta. Glielo dobbiamo”.

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