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Morte Francesco Valdiserri, Chiara ammette: ‘Avevo bevuto, non li ho visti. Ma non ero al telefono’

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un concerto per francesco valdisetti alla festa della musica

È comparsa, ieri, davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia Chiara Silvestri, la 23enne che nella notte tra mercoledì e giovedì ha investito e ucciso  Francesco Valdiserri. Un’audizione nella quale l’indagata per l’omicidio stradale di Francesco Valdiserri, il 18enne travolto e ucciso dalla Suzuki Swift a bordo della quale viaggiava la 23enne, oggi indagata per quella morte, non si è avvalsa della facoltà di non rispondere, ha risposto alle domande di gip e pm. Si è trattato, però, comunque di un interrogatorio difficile, perché l’indagata, evidentemente ancora sotto choc, piangeva ininterrottamente e ripeteva: “Non ricordo”.

Cosa ha risposto l’indagata al gip

La 23enne ha dichiarato ai magistrati di non aver visto Francesco e Nicolò, quest’ultimo sopravvissuto all’investimento, nella notte tra il 19 e 20 ottobre, mentre stavano tornando dal cinema e camminavano sul marciapiede della Cristoforo Colombo. La ragazza che era alla guida dell’auto ha dichiarato davanti al giudice di non aver capito come sia possibile che la sua auto sia finita sul marciapiede e ha sostenuto che non si trovava al cellulare in quel momento. Su quest’ultimo punto la perizia tecnica disposta sul telefonino della giovane fornirà chiarimenti. Ma anche l’amico di Chiara che si trovava accanto alla 23enne al momento dei fatti, Emanuel Datan Pesa, dovrebbe contribuire a fare chiarezza su quanto accaduto. Il ragazzo verrà sentito dal pm e dovrà dire la verità su quanto successo in auto in quella maledetta sera, chiarire se Chiara è stata distratta da qualcosa.

Gli accertamenti tecnici su cellulare e velocità

Ad aggravare la posizione dell’indagata le risultanze di alcol test e drug test. La 23enne è risultata positiva ad entrambi. La ragazza aveva un tasso alcolemico tre volte superiore al consentito, mentre per quanto riguarda gli stupefacenti ha ammesso di aver fumato cannabis, ma due giorni prima che avvenisse la tragedia.  Resta da verificare anche la velocità alla quale la Suzuki viaggiava. Un particolare che la 23enne non ricorda. Su questo punto preziosa sarà la consulenza tecnica d’ufficio di un esperto cinematico. Al momento, quindi, restano ancora diversi gli aspetti da chiarire su quella tragica notte in cui un 18enne ha perso la vita.

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