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Ora solare, quanto peserà sulle bollette: quando spostare le lancette

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Ora solare 2022 quando cambia l'ora ad ottobre

 Domani gli orologi andranno spostati un’ora indietro, tornerà l’ora solare. Un cambiamento sul quale si discute da tempo. Non sembra ci sia convergenza di idee sul mantenere o meno l’ora legale che per tanti rappresenterebbe evitare lo stress dovuto al cambiamento, provocato soprattutto dalle ore di luce in meno alle quali dovremo abituarci. Una modifica anche nei ritmi di vita che può creare in alcuni anche conseguenze come insonnia, mal di testa, irritabilità e stanchezza.

Ma questo cambiamento annuncia un peso anche in termini energetici, in un periodo nel quale la crisi economica è estremamente pesante. È per questo che il dibattito tra ora solare e ora legale, in questo momento, è più sentito. Nasce la domanda circa la convenienza di fare questa scelta di tornare all’ora solare visto il peso che i rincari hanno sulle famiglie italiane…

Le ripercussioni in termini economici e di salute

Volendo fare un calcolo risulta, dai dati diffusi da Terna, che l’ora legale ha contribuito a un risparmio di spese e consumi pari a 420 milioni di kWh, ossia 190 milioni di euro. Ma non solo benefici in termini di ritorno economico anche sull’ambiente che ha consentito di evitare emissioni di CO2 nell’atmosfera pari a circa 200mila tonnellate.

C’è chi si è adoperato anche con una raccolta firme per mantenere l’ora legale. È stata la società italiana di Medicina Ambientale e Consumerismo No Profit ad aver avviato una petizione che ha raggiunto le 265mila sottoscrizioni. Un risultato che vuole arrivare alla richiesta di un Referendum popolare ei promotori non sembrano intenzionati ad escludere di perseguire questa strada.

Risparmio energetico?

Si tratta di un obiettivo che avrebbe come conseguenza un risparmio energetico di cui andrebbero a beneficiare i cittadini, ma che avrebbe anche un taglio di emissioni climatiche alteranti. Sull’argomento si è espressa anche la Confederazione nazionale delle medie e piccole imprese. Attraverso uno studio di Conflavoro Pmi è emerso che l’ora legale permetterebbe un risparmio di 2,7 miliardi di euro nel 2023 sull’energia elettrica. Una posizione che ha non ha trovato d’accordo il neo ministro alla Transizione ecologica, Roberto Cingolati, secondo il quale il risparmio non sarebbe così rilevante.

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