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Chiamano i carabinieri per una lite, ma in casa trovano altro: arrestata un’intera famiglia

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Roma, rapina al bancomat

Palestrina. Un’azienda a ”conduzione familiare”, che si era data alla distribuzione di stupefacenti, ma che ha fatto l’errore di chiamare i carabinieri che li hanno subito stananti, nonostante l’intervento, all’inizio, fosse per un’altra ragione. Erano, infatti, intervenuti in casa per una lite in famiglia, ma poi hanno trovato dell’altro: marijuana, e in grosse quantità, certamente pronta per la distribuzione su piazza. Il forte odore ha attirato i militari fino ai sacchi di plastica dentro i quali la sostanza era conservata. Un’intera famiglia è stata tratta in arresto, perché ritenuta coinvolta nelle detenzione e nello spaccio, come attività collettiva. 

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Arresta un’intera famiglia ‘stupefacente’

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palestrina (RM), nell’ambito di un intervento presso un’abitazione sita a Gallicano Nel Lazio, hanno tratto in arresto un’intera famiglia, C.C. e A.M marito e moglie ed il figlio ventisettenne, poiché gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, intervenuti su richiesta della donna a seguito di un diverbio con il marito, venivano attratti da un forte odore di cannabis proveniente da alcuni sacchi di plastica stipati in una delle camere dell’abitazione, circostanza che induceva ad approfondire il controllo, all’esito del quale i Carabinieri rinvenivano diverse piante di marijuana in fase di essiccazione. 

La perquisizione in casa: sacchi pieni di marijuana

Un’accurata perquisizione estesa al domicilio permetteva altresì di recuperare altri sacchi e contenitori di alluminio contenenti un totale di 9 kg circa di sostanza stupefacente di diversa qualità, la cui immissione nel mercato dello spaccio avrebbe fruttato circa 900 dosi.  Gli indagati sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo innanzi l’AG di Tivoli. 

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