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Roma, rider travolto e ucciso da un 22enne drogato. La fidanzata: ‘Dovevamo sposarci’

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Stavano per sposarsi. Ormai avevano preparato tutto e per l’occasione sarebbero arrivati anche i familiari dall’India. I progetti di vita di una giovane coppia sono stati infranti in un attimo. In un momento la notizia che il futuro sposo era morto in un incidente ha distrutto i sogni di una giovane coppia facendo cadere nello sconforto Sivaranjane Anandaksihnan.

La ragazza, 25enne studentessa all’Università La Sapienza di Roma, era fidanzata da tempo con Abi, ma qualche giorno fa il giovane, un rider, non solo non ha chiamato la sua promessa sposa come era solito fare, ma non ha proprio fatto ritorno da lavoro. La giovane si è fatta coraggio e ha composto il numero di cellulare di Abi. Una chiamata che ha  fatto andare in frantumi progetti di vita.

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Il racconto della tragedia

La 25enne racconta a Repubblica: “Abi mi telefonava sempre quando finiva il turno. Nel pomeriggio era passato a salutarmi prima di andare a lavorare come faceva di solito. Quella notte invece erano quasi le 23 e non lo avevo ancora sentito. Allora ho cominciato a chiamarlo io, ma non rispondeva. I nostri accordi erano che fosse lui a telefonare, perché durante le consegne non poteva rispondere”. Ma a quella telefonata qualcuno ha risposto, purtroppo non si trattava del suo Abi, ma di un medico dell’ospedale San Pietro che prima ha chiesto alla giovane chi fosse poi le ha dato la tragica notizia: “Abi è morto” è rimasto vittima di un incidente, è stato investito.

“Non ho capito più nulla – racconta ancora Sivaranjane -. Ho preso il telefono e chiamato la sua famiglia a Kerala. Mi ha risposto Archna, la sorella. Quando le ho detto della tragedia ha messo giù senza dire una parola. Anche io ero sconvolta, sono solo riuscita a piangere”.

La coppia si doveva sposare a luglio

Un dramma per la giovane studentessa universitaria prossima alla laurea che, dopo questo traguardo se ne era prefissato un altro da condividere con il suo Abi: il matrimonio. “Era già tutto organizzato – racconta – avremmo fatto una grande cerimonia con le nostre famiglie di origine e tutti i nostri affetti nella nostra terra, Kerala. Pensavamo ad una vita in comune, speravamo di avere dei figli. Abi era un uomo molto affettuoso, intelligente e sensibile. Aveva la passione per la fotografia, volevo regalargli una macchina digitale per il suo compleanno insieme con la felpa. Faceva il rider perché sperava di costruirsi un futuro. E adesso sono sola”.

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