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‘Suo nipote è stato arrestato, dovrebbe darci i soldi per l’avvocato’, e gli spillano denaro e gioielli: truffata coppia di anziani

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Truffa a Roma

Cambiano i giorni, i luoghi, ma il modus operandi, nonostante qualche variante, resta lo stesso: contattano gli anziani al telefono di casa, poi con una scusa, che sia il finto incidente o il nipote in difficoltà, si fanno consegnare i soldi. I nonnini, le vittime di turno, sperano di poter aiutare, ma non sanno che invece sono finiti in una trappola di malviventi, spesso giovani, che non si fermano davanti a nulla. E che giocano sulla fiducia e su quelle richieste di aiuto, false e infondate. 

La truffa all’Isola Sacra 

A cadere nel tranello anche due anziani di Isola Sacra, Fiumicino. Martedì pomeriggio, intorno alle 15, i due, lei di 83 anni e lui di 91, hanno ricevuto una telefonata a casa: dall’altra parte della cornetta un ragazzo, che si è presentato come amico del nipote. “Vostro nipote rischia di essere arrestato, per evitare questo ha bisogno di soldi” – poche dichiarazioni al telefono, ma tante per aggirare gli anziani che quando hanno sentito la parola ‘nipote’ non ci hanno pensato due volte. Non potevano certo sapere che si trattava di una truffa, loro volevano solo aiutare, non ritrovarsi con il nipote dietro le sbarre. 

Due ragazzi arrivano a casa

Dalla telefonata, poi, i malviventi sono passati ai fatti. E sempre nel pomeriggio di martedì due ragazzi italiani si sono presentati alla porta della loro abitazione e lì hanno chiesto agli anziani i soldi, quelli che servivano per liberare il nipote. I due nonnini hanno consegnato 3.500 euro in contanti, i risparmi di una vita, e alcuni gioielli, dal valore da quantificare. Ma quel denaro e quei preziosi per i banditi non erano sufficienti. E così hanno chiesto alla donna di andare a prelevare al bancomat, con l’operazione che fortunatamente non è andata a buon fine. 

Le indagini in corso 

I due ragazzi, che secondo la testimonianza degli anziani avrebbero circa 30 anni, sono andati via con quel bottino. Poi, però, i due signori hanno capito tutto: quando hanno contattato il nipote, sono venuti a conoscenza che lui stava bene, non era stato arrestato e non rischiava di finire in carcere. I due nonnini erano stati raggirati, da chi senza scrupolo aveva giocato sulla loro fiducia. E aveva messo in mezzo una delle persone più care, consapevoli così di riuscire a mettere a segno la truffa. L’ennesima di una lunga scia. Ora sul caso indagano gli agenti di Polizia, che sono al lavoro per rintracciare i malviventi. 

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