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Tivoli, denuncia le molestie sessuali del collega al capo e viene licenziata dal supermercato: “Ha continuato a perseguitarmi anche dopo”

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Ha ‘denunciato’ tutto al responsabile sfogandosi e pregandolo di intervenire per porre fine a quanto accadeva nelle corsie del supermercato quotidianamente. Lui, 58enne romano, con la donna condivideva il posto di lavoro nel negozio a Tivoli. E avrebbe voluto di più dal loro rapporto ma evidentemente il suo sentimento non era ricambiato. Ma questo non lo ha fermato e l’uomo, nel tempo, si è fatto via via sempre più aggressivo e ossessivo nei confronti della donna: minacce e continue molestie sessuali fino a far sprofondare la lavoratrice in un grave stato di ansia nonché di paura per la sua incolumità. Per questo la vittima aveva deciso di raccontare tutto al responsabile. Mai però si sarebbe aspettata di essere prima trasferita e poi anche licenziata.

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Atti persecutori a Tivoli tra colleghi di lavoro al supermercato

Ma andiamo con ordine. L’indagato, con condotte reiterate e comportamenti vessatori, aveva minacciato e molestato sessualmente la sua collega di lavoro in modo tale da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia e paura unito al timore per la propria incolumità, fino al punto da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita. La vittima, inizialmente, aveva denunciato le proprie sofferenze al responsabile di una nota catena di supermercati dove lei e l’indagato erano impiegati, ma invece di ricevere supporto era stata prima trasferita in un’altra filiale e, in un secondo momento, addirittura licenziata come visto. Nemmeno i richiami disciplinari dell’azienda e, anche nel suo caso, il trasferimento ad altra sede, sono bastati all’indagato quale monito per dissuaderlo dagli intenti persecutori. Al contrario l’uomo ha perseverato ossessivamente in uno stillicidio di molestie telefoniche, gravi minacce e reiterati appostamenti nei luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, sino ad arrivare a danneggiarle l’autovettura. 

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Divieto di avvicinamento alla donna per un 58enne romano

L’epilogo di questa surreale quanto drammatica vicenda è arrivato infine una decina di giorni fa. Le indagini hanno permesso di constatare la gravissima condizione pregiudizievole in cui la donna versava da tempo; di conseguenza la Procura di Tivoli, dopo aver disposto un approfondimento investigativo delegando l’attività agli agenti del pool specializzato nella violenza di genere del Commissariato di P.S. di Tivoli, ha dato esecuzione alla misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento nei confronti dell’uomo di 58 anni, domiciliato a Roma. Adesso dovrà rispondere di gravi atti persecutori nei confronti di una collega di lavoro. Decisive in tal senso sono state le testimonianze ed i numerosi riscontri forniti dalla vittima che hanno portato il G.I.P del Tribunale di Tivoli, come detto, a emettere nei confronti dell’indagato “un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo (cd braccialetto).

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