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Caro Carburante, nuovi aumenti per benzina e diesel: in scadenza il taglio accise

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Caro Carburante. Un tema che scotta già da qualche tempo, sebbene di recente con l’introduzione del taglio delle accise la situazione, così come i prezzi, si erano leggermente calmierati.

Lo spettro della risalita dei carburanti

Ora, però, che si avvicina la scadenza fissata dal governo, ecco che il tema del caro-benzina è tornato al centro del dibattito.

La data di scadenza per il taglio è davvero prossima, a luglio, e i prezzi dei carburanti, nel frattempo, non ne vogliono sapere di scendere. Ad oggi, il prezzo della benzina, per intenderci, supera la cifra di 1,9 euro al litro.

Ci saranno nuovi interventi da parte dell’esecutivo? Nuove agevolazioni? Se si, in che misura? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza con i dati che abbiamo a disposizione. 

Caro carburante: la scadenza l’8 luglio

Anzitutto la data limite, quella vera. Il taglio delle accise attualmente in vigore è stato prorogato fino all’8 luglio, e come ben sappiamo prevede una riduzione di oltre 30 centesimi sul prezzo della benzina verde. Ora che l’estate incalza e il mese di luglio è sempre più vicino, il governo sta valutando degli interventi alternativi per compensare i rincari della benzina che inevitabilmente continuano a persistere con la crisi energetica. 

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Nuovo intervento del Governo?

A punzecchiare l’idea di un nuovo intervento da parte dell’esecutivo è stata la sottosegretaria all’economia Maria Cecilia Guerra. Di fatto, con l’aumento dei prezzi aumenta conseguentemente anche il gettito dell’Iva e il governo non intende metterlo nelle casse dello Stato, ma usarlo “per abbassare le accise e tenere calmierato il prezzo”.

Ad ogni modo, se davvero il governo dovesse decidere di estendere la misura per tutta l’estate, allora saranno necessari ulteriori due miliardi di euro, mentre per arrivare fino alla fine dell’anno se servirebbero oltre cinque, secondo i calcoli.

Crisi e proteste dei cittadini

Il meccanismo è quindi già ampiamente impostato e se si decidesse di replicare, è probabile che intervenga nel solco dei precedenti provvedimenti, e lo stanziamento di risorse sarebbe spalmato nei mesi, circa 1 miliardo ogni 30 giorni. 

Nel frattempo, le associazioni dei consumatori sentono già la forte pressione sul loro operato, e invocano un rafforzamento degli interventi se non ulteriori misure per aiutare le famiglie italiane in seria difficoltà economica. 

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