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Bonus busta paga Pasquetta 2023: a chi spetta e come funziona

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Bonus Pasquetta 2023

Per il giorno di Pasquetta c’è un bonus in busta paga, ma solamente per chi svolge un’attività lavorativa nel giorno considerato festivo. Per coloro che non lavorano, invece, sono previste le normali tutele che contrassegnano i giorni festivi, durante i quali non si lavora, ovvero il diritto ad un pieno stipendio, come se si trattasse di un giorno lavorato. Oppure, se previsto dal Ccnl il riposo compensativo se si tratta di una festività non goduta. 

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Tutto questo, è bene sottolinearlo, non avviene a Pasqua. Infatti, nonostante si tratti di un giorno di festa per tutte le famiglie, la domenica di Pasqua non è compresa tra le festività nazionali riconosciute dal nostro ordinamento. Dunque, ciò significa che, a meno di specifiche previste dal contratto, per il 9 aprile 2023 non sono riconosciute le tutele solitamente previste per i giorni di festa. Ma passiamo al nostro topic, ovvero la giornata del 10 aprile 2023, giorno di Pasquetta o, come in molti lo conoscono, il Lunedì dell’Angelo. Questo sì che è compreso tra le festività nazionali, e dunque vediamo cosa aspettarvi in busta paga e quando scatta il bonus. 

Bonus Pasquetta e il festivo goduto in busta paga

Di solito, durante i giorni festivi, ai lavoratori viene riconosciuta la possibilità di astenersi dall’attività lavorativa mantenendo il pieno diritto alla retribuzione, il che rientra perfettamente nei loro diritti. La retribuzione percepita durante i giorni di festa, per dirla in altre parole, è a normale retribuzione giornaliera che quindi non inficia lo stipendio. Se il giorno di festa è nel mezzo della settimana, come nel caso di Pasquetta, allora spetterà 
  • per impiegati e operai retribuiti in misura fissa, la festività è compresa nella retribuzione globale di fatto (26 giorni mensili);
  • nel caso degli operai retribuiti a ore, invece si considererà la retribuzione globale di fatto oraria.

Insomma, per farla breve, per il dipendente, non ci saranno certamente conseguenze sullo stipendio, e nessuna variazione di sorta. Se invece, la si considera una festività non goduta? Pensiamo, ad esempio, a chi riposa il lunedì ogni settimana. Ebbene, nel caso di festività non godute perché coincidenti con il riposo settimanale, si deve tener conto di quanto previsto dal contratto collettivo di categoria, per il quale, nella maggior parte dei casi, viene riconosciuto un permesso retribuito che si aggiunge a quelli già maturati da poter sfruttare in caso di necessità. 

Pasquetta e il festivo lavorato

Discorso ancora diverso per chi, invece, nel giorno di Pasquetta è costretto a lavorare. Per il Lunedì dell’Angelo, insomma, spetta un vero e proprio bonus festività. In questo caso, la maggiorazione per lavoro festivo può variare a seconda del settore d’impiego perché determinata dal Ccnl di riferimento.

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