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Caso Cospito, imputazione coatta per Andrea Delmastro. L’accusa: rivelazione del segreto d’ufficio

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Un uomo di 48 anni è stato assolto dal Gip di Roma nonostante la attività di spaccio. Doveva curare la moglie e mandare a scuola il figlio.

La Procura di Roma aveva chiesto l’archiviazione, ma il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, con l’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio. Un reato che avrebbe commesso nel caso Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41-bis, per l’esplosione, il 2 giugno 2006, di due ordigni piazzati davanti all’ex caserma degli allievi dei Carabinieri di Fossano a Cuneo e per aver gambizzato a Genova, il 7 maggio 2012, l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.

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Il gip ha ritenuto esistano gli elementi per configurare il reato

E sulla posizione di Delmastro, la Procura che aveva chiesto l’archiviazione, perché non sono emerse prove a sostegno del fatto che l’indagato era a conoscenza del segreto, ora è costretta a formulare una nuova richiesta di rinvio a giudizio, visto che per il giudice sussiste non solo l’elemento oggettivo, ma anche quello soggettivo che configurano il reato a carico del sottosegretario.

Il sottosegretario ha dichiarato di essere fiducioso che la cosa possa risolversi davanti al gup

Di fronte alla posizione assunta dal magistrato che ha deciso di procedere, Delmastro si è detto fiducioso che l’intera questione possa essere decisa davanti al giudice per l’udienza preliminare con un’archiviazione, in quanto ritiene di non aver violato alcun segreto. E la questione è nata da un esposto del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, a seguito dell’intervento del parlamentare Giovanni Donzelli alla Camera, proprio sul caso Cospito, nel corso del quale aveva rivelato alcuni particolari su conversazioni intercettate in carcere tra l‘anarchico ristretto in regime di carcere duro e esponenti di ‘ndrangheta e camorra, con le quali voleva attaccare le opposizioni. Asserzioni che avevano portato a un esposto a firma di Bonelli e ad accertamenti da parte della magistratura, nel corso delle quali sarebbe emerso che Donzelli aveva avuto quelle informazioni dal suo coinquilino, Andrea Delmastro.

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