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Roma, chiuso bar ritrovo per pregiudicati: nell’ultimo anno avvenute due aggressioni

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indagini morte antonio supino

In queste ore a Roma, è stato chiuso dalla Polizia di Stato un bar, che da diverso tempo era divenuto ritrovo per pregiudicati e volti poco raccomandabili. Il locale adibito alla ristorazione, era stato teatro anche di numerosi episodi di violenza: solo nell’ultimo anno, era state due le risse sedate dalle Forze dell’Ordine all’interno del locale. Una situazione che ha portato la Questura di Roma, a sospendere temporaneamente la licenza dell’attività commerciale. 

La chiusura del bar a Roma

Il bar coinvolto in questa chiusura temporanea, si trova a piazza Bologna. Nonostante la zona sia uno dei pilastri della movida romana, ugualmente il locale aveva attirato l’attenzione del mondo criminale capitolino. Infatti, al suo interno, come tante altre attività analoghe nelle periferie della Capitale, si ritrovavano puntualmente volti di personaggi legati alla scena del crimine romano o pregiudicati. Una situazione, che oltretutto, comportava anche dei disordini all’interno dell’attività stessa e nella zona. 

In tal senso, le Forze dell’Ordine nell’ultimo era già intervenute due volte all’interno del bar, in entrambi i casi per situazioni di rissa o aggressione. Come hanno fatto emergere i controlli effettuati dalla Polizia di Stato, al suo interno venivano individuati, in quanto abituali clienti, tutti gravati di pregiudizi con la legge. Inoltre, il locale era già stato sotto l’osservazione dei poliziotti: in pandemia, aveva violato le normative anti-Covid 19, ottenendo una sospensione della licenza per cinque giorni.

Una misura che è stata rinnovata in queste ore, dove la licenza è nuovamente stata sospesa per cinque giorni per i noti disagi che procurava al quartiere. Tale provvedimento è stato voluto dal Questore di Roma, il dottor Mario Della Cioppa, adottando la misura in virtù dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, al termine di un’istruttoria svolta dalla Divisione Polizia Amministrativa. Il provvedimento è stato notificato dagli stessi agenti del commissariato di zona che, come prescritto dalla norma, hanno affisso sulla serranda il cartello “Chiuso con provvedimento del questore di Roma”.

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