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Gigi Proietti e la vergogna di Roma: da due anni non si trova una tomba per il grande artista

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Gigi Proietti avrà una tomba al Verano

Roma. Saranno passati esattamente 2 anni, il prossimo 2 novembre, dal funerale che ha strappato lacrime e commozione a tutta la Capitale, quello in morte di Gigi Proietti. Due anni in cui si è cercato di dare al gran artista una degna sepoltura al Verano. Due anni senza aver centrato l’obiettivo, ad ogni modo.

Non c’è posto al Verano per l’attore

A quanto pare, la cappella che avrebbe dovuto ospitare le spoglie di Gigi Proietti ancora non c’è. E così, la salma del Maestro si trova ancora in Umbria, accanto ai genitori. L’accordo per la sepoltura con Ama c’è, ma il luogo ancora no, perché i cimiteri sono al collasso. 

Al cimitero monumentale del Verano, per ora, c’è solo un lotto vuoto. Dopo aver sbrigato tutte le formalità di rito, e dopo che Campidoglio ed Ama hanno rilasciato la concessione agli eredi di Proietti – come riportato anche da Repubblica – successivamente su tutta la vicenda è calato un gran silenzio. 

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Le ultime comunicazioni di Ama con la famiglia

A proferire le ultime parole sul caso, è stata proprio la municipalizzata dell’ambiente che, oltre ai rifiuti e al loro smaltimento, si occupa anche della gestione dei cimiteri capitolini. In una nota, ha dichiarato: “L’iter amministrativo per la sepoltura delle spoglie di Gigi Proietti prosegue regolarmente in stretto raccordo tra la famiglia, Ama e Roma Capitale secondo le disposizioni della stessa famiglia del grande artista.

La direzione di Ama cimiteri capitolini ha già incontrato l’architetto incaricato dalla famiglia Proietti ed è ora in attesa che la stessa famiglia nomini un archeologo, obbligo dettato dalla Sovrintendenza e attività propedeutica alla realizzazione del manufatto cimiteriale”.

Tutto fermo al momento

Tutto fermo all’archeologo, dunque. La palla, stando a questa parole, è in mano alla famiglia Proietti. La nota lascia chiaramente intendere che per il momento Ama ritiene chiusa la propria parte sulla vicenda. Poi, dopo queste comunicazioni, la questione pare essersi fermata definitivamente.

A questo punto, però, le comunicazioni tra i familiari e Ama per lo sviluppo delle cose, si sono interrotte – pare – da mesi. A rimanere è soltanto un’attesa indefinita e straziante. I ritardi e le problematiche in città non fanno sconti neppure ai morti. Neppure ai più grandi rappresentati della romanità. Chissà quanto dovremo attendere per sapere cosa ne sarà del monumento funebre più atteso della Capitale. 

 

 

 

 

 

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