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Settimana corta in Campidoglio, il venerdì in smart-working: “Per risparmiare e inquinare meno”

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Settimana corta per i dipendenti del Campidoglio e ha anche inserito l’iniziativa nel nuovo piano integrato di attività e organizzazione che è stato approvato in Giunta. L’idea è quella di lavorare in presenza per quattro giorni e in smart working il venerdì. Un progetto da realizzare entro il 2025 che prevede l’inserimento di una seconda giornata di lavoro agile. L’idea nasce dalla volontà di abbattere i consumi.

Il progetto nasce per il risparmio energetico e ridurre il traffico

La questione è ancora da definire con i sindacati, come riporta La Repubblica, ma sembra comunque si tratti di un’idea che, a parte i tempi tecnici per l’attuazione, si farà. Nasce per un duplice obiettivo, uno quello di favorire “il risparmio energetico, l’altro, invece, consiste nella riduzione del traffico legato al pendolarismo lavorativo e, quindi, anche delle fonti di inquinamento, nell’ottica di una politica ambientale, giungendo a chiudere progressivamente intere sedi”.

Alla ricerca di un equilibrio tra settimana corta e impegni comunali

Insomma c’è di che festeggiare. Perché non solo i dipendenti comunali non dovranno muoversi da casa per lavorare, ma questo aiuterà a risolvere il problema della Ztl e, quindi, dell’inquinamento atmosferico. Ora non resta che dare attuazione al programma. Per niente facile, infatti, riuscire a bilanciare la settimana corta con gli impegni degli uffici e soprattutto coinvolgere tutto l’organico comunale, composto di 281 dipendenti.

La sperimentazione coinvolgerà solo il back office

Ma per quanto il piano abbia provocato la gioia dei lavoratori comunali, non mancano polemiche a riguardo. Ma l’assessore al ramo interviene per chiarire come il progetto “prevede il raggiungimento dei principali obiettivi entro il triennio. Infatti, per aumentare le attività smartabili in un ente complesso che eroga servizi diretti alla cittadinanza come Roma Capitale, è necessario preventivamente organizzare i sistemi informatici e programmare i processi lavorativi a distanza, operando per obiettivi e risultati”. Intanto, però si pensa alla sperimentazione e dovrebbe riguardare secondo l’Assessore Andrea Catarci “solo l’attività di back office”.

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