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‘Torna con me o ti ammazzo’, la trascina nel parco e la picchia selvaggiamente: arrestato

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picchia selvaggiamente la ex nel parco del pineto arrestato

Non si rassegnava alla fine della storia e aveva preso a perseguitare la sua ex, a seguirla, a cercarla con insistenza, a minacciarla, anche se lei non voleva saperne. Finché le ha teso un agguato, l’ha trascinata nel parco del Pineto e l’ha massacrata di botte, procurandole fratture e contusioni su tutto il corpo, per una prognosi di 40 giorni.

L’agguato proprio nel giorno di San Valentino e le botte

Aveva deciso di lasciare quell’uomo, un 36enne di origine romena, più giovane di lei. Stanca dei soprusi, una 69enne italiana, aveva messo fine a una storia fatta di botte, minacce, offese da parte di un compagno abituato a bere troppo. Ma lui non voleva, non si rassegnava a quella fine e proprio nel giorno di San Valentino, l’aveva aspettata alla fermata dell’autobus e una volta scesa, l’aveva trascinata nel Parco del Pineto, dove aveva iniziato a picchiarla selvaggiamente con calci, pugni, fino a romperle una bottiglia di vetro in testa.

Tre uomini salvano la donna dalla furiosa aggressione del suo ex

È stato solo grazie all’intervento di tre uomini che quel ‘mostro’ si è fermato. L’aggressione poteva finire in tragedia se quei tre soccorritori non lo avessero fermato. La vittima di quell’atroce aggressione aveva diverse fratture, contusioni, e ferite su tutto il corpo, finanche al cuoio capelluto. Raccapricciante lo stato nel quale il 36enne aveva ridotto la sua ex che, dopo questo massacro, aveva deciso di denunciarlo ai carabinieri. L’uomo è stato arrestato non solo per quello che aveva fatto, ma anche per paura che potesse rifarlo. D’altro canto non era la prima volta che la 69enne era vittima di abusi.

Violenze reiterate anche quando la donna aveva cercato riparo in una casa di riposo. Lui la raggiungeva e la minacciava di morte se non fosse tornata con lui. Era ossessivo, la inseguiva, facendola vivere in uno stato di ansia e prostrazione nella consapevolezza che qualcosa di grave sarebbe potuto accadere. E, purtroppo, così è stato. Quelle attenzioni morbose si sono trasformare in un aggressione senza esclusioni di colpi.

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