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Adriano Panzironi, il ”guru” che prescriveva carne di maiale a colazione: ”Vivrete fino a 120 anni”. Il processo

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Di seguaci, lui, ne ha davvero tanti. Parliamo di Adriano Panzironi, giornalista scientifico e ”inventore” del regime alimentare denominato Life 120 che promette il sogno di ogni essere umano: vivere oltre i 100 anni di età, precisamente 120, grazie a degli integratori specifici.

Il processo Panzironi: parlano i suoi seguaci

L’uomo dalle miracolose facoltà, ora, però, è a processo con l’accusa di aver esercitato la professione medica senza abilitazione. Già qualche fa, fece parlare di sé, precisamente nel 2018: in quell’occasione fu accusato e denunciato per truffa insieme al fratello Roberto, dall’Ordine dei medici del Lazio. Tuttavia, il giudice aveva archiviato il procedimento, perché ”non commerciavano prodotti diversi o con caratteristiche non conformi a quanto indicato”.

”Cure miracolose”

I seguaci del Panzironi sono però di opinione diametralmente opposta. Parlano di guarigioni miracolose, dolori e fastidi completamente debellati dalle sue tecniche e salute nettamente migliorata: ”Sono guarita dai miei continui mal di testa ed è migliorata anche l’endometriosi. Pure il mio cane ha seguito la dieta”, afferma una delle tante ”miracolate”.

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La ricetta per vivere 120 anni

La sua pozione magica consiste, come anticipato, in una particolare regime alimentare che Panzironi aveva inventato con suo fratello senza avere alcuna qualifica medica, basandosi su delle ricerche americane sulle diete chetogeniche. Ecco le regole per una vita centenaria: niente carboidrati, latticini e frutta, uso assiduo di spezie e integratori di Omega3, amminoacidi e vitamine.  

Colazione a base di maiale e lunghi digiuni

Tra le altre cose, sarebbe prevista anche una colazione salata a base di carne di maiale. Il suo libro ”Vivere fino a 120 anni” rappresenta chiaramente la sua personale piramide alimentare, con i cibi da preferire e quelli da scartare dal proprio regime. 

Ma non finisce qui. Le tecniche per l’allungamento anagrafico prevedono anche alcune manovre particolari, come ad esempio un digiuno di 5 giorni ogni tre mesi di dieta, in cui si devono assumere solo tè, acqua ed integratori.

La difesa dei suoi seguaci

Nell’udienza tenutasi nella giornata di ieri, poi, i seguaci delle sue terapie alimentari hanno difeso a spada tratta il loro medico non abilitato. Una di loro avrebbe persino scritto all’Ordine dei medici e a quello dei giornalisti, che si sono costituiti come parte civile nel processo. «Si è basato su ricerche scientifiche – ha sostenuto la donna in udienza – Volevo difendere il suo lavoro di giornalista scientifico».

«Avevo bisogno di stare meglio – ha raccontato al giudice un altro testimone intervenuto – mia madre pregava San Sebastiano affinché io guarissi. Da quando seguo il metodo tutti i miei problemi di salute, gastrite, ipertensione e disfunzione erettile, sono spariti. Mi ha cambiato la vita».

Il reclutamento

Dalle testimonianze dei suoi ”followers” è emerso chiaramente in che modo Panzironi li reclutasse e impiegasse anche a sostegno del suo metodo durante una trasmissione televisiva. Anzitutto, i seguaci contattavano il programma per farsi recapitare il libro; ovviamente erano iscritti anche ai canali social.

Pagava i biglietti per farli andare in trasmissione

Il gruppo Facebook a cui erano iscritti illustrava passo passo i principi cardine della dieta. Poi, chi l’aveva seguita raccontava la sua esperienza. In un uno di questi post, Adriano Panzironi sembrerebbe aver reclutato i suoi difensori ai quali pagava persino il biglietto per fare in modo che si presentassero in trasmissione. 

Nel vivo del processo

Oltre all’Ordine dei giornalisti e all’Ordine dei medici di Roma, Milano, Venezia e Napoli, si sono costituiti parte civile anche l’Ordine dei biologi e l’Assipan (Associazione panificatori di Confcommercio). «Il processo è ormai entrato nel vivo con l’esame dei seguaci del metodo “Life 120” – ha sostenuto l’avvocato Valeria Raimondo, per l’Ordine dei medici di Roma – seguiremo con attenzione i successivi sviluppi».

Intanto, Pazironi non demorde, e nonostante il processo, continua a sponsorizzare assiduamente i suoi prodotti:. Lo slogan del momento? ”Con le mie proteine vi cambierò la vita”.

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