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Roma: caditoie ostruite, situazione critica nel Terzo Municipio

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tombini otturati III Municipio

Come ogni anno ormai con l’arrivo dell’autunno e delle piogge intense ricompaiono gli stessi problemi dovuti alle caditoie ostruite da foglie e rifiuti o addirittura cementate. Nel popoloso quadrante romano del Nuovo Salario nel Terzo Municipio la situazione è particolarmente critica in via Eugenio Chiesa, dove numerosi tombini sono stati cementati nel tempo o ostruiti completamente da foglie, rifiuti e fango.

Questa strada, leggermente in discesa, si collega con la trafficata e popolosa via Monte Cervialto. Anche in questa via le cose non vanno meglio in quanto i tombini sono ostruiti dai numerosi aghi di pino mai spazzati.

La denuncia dei residenti, “Noi inascoltati, ogni anno allagamenti importanti”

Ebbene ogni anno purtroppo i residenti di quest’area devono fare i conti, durante le piogge più abbondanti, con i numerosi allagamenti che interessano quasi tutta la via.
“Qualche anno fa siamo rimasti bloccati all’interno del supermercato”, denuncia un residente, “l’acqua aveva invaso completamente il marciapiede fino alle caviglie.”
Durante le piogge più importanti infatti la via diventa un fiume in piena con la ciclabile completamente sommersa dall’acqua e dai numerosi rifiuti trasportati da essa ovunque.

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Foglie e rifiuti, l’incrocio di via delle isole curzolane diventa un lago

Passando in un altro quartiere limitrofo al Nuovo Salario la situazione non va meglio. Al Tufello infatti e più precisamente in via delle isole curzolane altezza Giovanni Conti un tappeto di foglie e piccoli rifiuti cosparge ciclabile e marciapiede non permettendo un flusso regolare della pioggia.
Numerosi sono gli interventi della Protezione Civile in questo incrocio dove nella maggior parte dei casi si creano disagi alla circolazione dovuti al livello elevato dell’allagamento.
“Mi sono dovuta comprare i sacchi dell’immondizia e legarmeli fino alle ginocchia per riprendere la macchina” commenta una residente di zona che nell’ultimo temporale aveva lasciato l’auto in sosta proprio vicino quell’incrocio.
“L’acqua era ovunque e non riuscivo in alcun modo a riprendere la mia auto”.
Le immagini della protezione civile registrate durante gli interventi non lasciano alcun dubbio, le caditoie erano completamente bloccate da un tappeto di foglie, piccoli rifiuti e leggero fango.

Porta di Roma, in via Carmelo Bene si formano continui laghi sulla carreggiata

Rimanendo nel Terzo Municipio ci spostiamo in via Carmelo Bene una delle arterie principali che collegano Porta Di Roma a Vigne Nuove e il raccordo.
Qui durante anche una pioggia moderata si forma un lago che prende quasi tutte e due le corsie della carreggiata rendendo il tratto molto pericoloso per tutti gli utenti della strada.
Il tratto interessato da questi allagamenti è situato vicino l’incrocio con via Elsa de Giorgi.
“Ho rischiato di perdere il controllo della mia auto” tuona un residente che oggi pomeriggio si è imbattuto nell’allagamento formatosi per via di un rovescio moderato durato poco meno di 10 minuti. “La situazione è nota da anni” denuncia un’altra residente.

La protezione civile di zona e gli interventi, “le aree sono sempre le stesse”

Nel territorio del Terzo Municipio come negli altri del comune di Roma ci sono numerose associazioni di protezione civile che in caso di emergenza, comandate dalla propria sala operativa, vengono inviate sui luoghi di allagamenti o emergenze idrogeologiche in atto al fine di eliminare la criticità.
Abbiamo avuto modo di parlare con Andrea Festinesi, presidente del CAER, centro ascolto emergenza radio, il quale spesse volte è dovuto intervenire per risolvere numerosi allagamenti causati dalle foglie e rifiuti che ostruivano le caditoie.

“Purtroppo i luoghi critici ovvero soggetti ad allagamenti frequenti durante le piogge sono sempre gli stessi”, commenta Andrea. “Ogni volta togliamo immensi quantitativi di foglie e rifiuti e in un attimo le acque defluiscono”.

Alla luce di quanto descritto perché non si interviene concretamente al fine di risolvere le problematiche nei punti più sensibili e più pericolosi? Siamo ormai entrati nell’autunno dal 23 di settembre, stagione per eccellenza di grandi piogge ma queste domande restano ancora senza risposta.

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