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Stipendi più alti e cosa cambia per il Pos: le nuove misure nella legge di Bilancio

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In arrivo ci sarebbe la cosiddetta CartaG, e poi ancora la riduzione degli aumenti previsti dalle sigarette, l’aumento degli stipendi e delle pensioni minime. Sono questi alcuni degli obiettivi più forti siglati all’interno della nuova Legge di Bilancio targata Giorgia Meloni, la cui discussione però – ricordiamolo – è ancora praticamente ferma in commissione Bilancio alla Camera. Si è lavorato per tutta la notte, ma senza che venisse approvato nessun emendamento. Ad oggi, stando agli aggiornamenti trasmessi, sarebbero stati bocciati all’incirca 100 emendamenti delle opposizioni ed accantonati altri 400.

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Alcune novità nella prossima Legge di Bilancio

Tuttavia, però, qualche novità è stata annunciata, come ad esempio il bonus cultura per i 18enni che cambia nome e requisiti: si potrà beneficiarne solamente con Isee sotto i 35mila e/o con voto di 100 all’esame di maturità. Ma non è tutto. Infatti, un’altra novità non da poco dovrebbe riguardare il taglio del cuneo fiscale, con un aumento di stipendio per milioni di lavoratori. Parallelamente, ecco che lo sgravio contributivo sale dal 2% al 3%, e questo non solo per i redditi fino a 20mila euro come previsto dalla prima versione della manovra, perché verrà esteso anche a hi guadagna fino a 25mila euro. La misura richiede circa 500 milioni di euro.

Legge di Bilancio, cosa cambia per il Pos

Il Pos obbligatorio è il tema caldo di questa nuova Legge di Bilancio. Anche perché il Governo ha dovuto fare delle rettifiche rispetto alle idee originali, facendo di conseguenza anche un importante passo indietro, in quanto aveva tentato di eliminare le multe per commercianti e professionisti che rifiutano i pagamenti con carta e bancomat al di sotto dei 60 euro. L’obbligo, invece, resta. Ora, l’esecutivo sta pensando ad un fondo, al quale sta lavorando anche di concerto con le banche, per introdurre dei ristori per gli esercenti attraverso i crediti d’imposta.

Ridotto l’aumento sui prezzi delle sigarette

Altra novità importante che sta sorgendo all’attenzione pubblica riguarda, nello specifico, il costo delle sigarette: l’aumento del prezzo dei pacchetti previsto dalla manovra si riduce, mentre cresce quello delle confezioni di trinciato. Insomma, anche sulle sigarette il Governo conferma la sua tendenza ideologica. L’emendamento proposto dal governo prevede che il prezzo delle sigarette – a pacchetto da 5 euro – non cresca di ulteriori 20 centesimi, come era inizialmente previsto, ma solamente di 10.12 centesimi. 

La proroga del Superbonus con la manovra

Volendo fare, invece, un esempio di emendamento già depositato in Legge di Bilancio, sicuramente da nominare è quello riguardante la proroga del Superbonus al 110%: sarà infatti possibile presentare la dichiarazione di inizio lavori entro il 31 dicembre 2022.

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