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Arianna morta per overdose da eroina a soli 16 anni: assolto l’ex fidanzato

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Arianna morta a 16 anni

Latina. Aveva solamente 16 anni, Arianna Brasco, quando è deceduta per overdose da eroina, e ora il suo fidanzato è stato assolto dall’accusa di stalking nei confronti della ragazza. La denuncia nei suoi confronti era stata fatta dalla madre stessa della giovane ragazza, poco dopo la sua morte.

Le accusa da parte della madre di Arianna

La donna era convinta che fosse stato il fidanzato, 28 anni, ad iniziarla alla droga che l’ha uccisa e, oltre a ciò, era convinta che la perseguitasse con messaggi, chiamata ripetute e continue richieste d’attenzione. “Videomessaggi in chat anche in piena notte con i quali le chiedeva di stargli vicino, di raggiungerlo altrimenti avrebbe continuato a drogarsi e sarebbe morto”, questo quello che si legge nella denuncia presentata dalla donna, riportata da Il Messaggero.

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Stalking e pressioni

Seguendo ancora il testo ufficiale, sempre secondo le parole dellaccusa, l’avrebbe seguita per strada fino farla scappare, ”strattonandola per un braccio per impedirne la fuga. Un modo di fare che avrebbe provocato alla giovane un evidente stato di ansia e paura per la sua incolumità e l’avrebbe costretta ad alterare le proprie abitudini di vita”. Ma ora, il 28enne è stato assolto dal giudice perché “il fatto non sussiste”.

Quel tragico ritrovamento del 2015

Ad ogni modo, Arianna ora non c’è più. La sua morte è sopraggiunta quando aveva solamente 16 anni. Era il 24 luglio del 2015, quando suo padre fece quella terribile e straziante scoperta nel bagno della loro abitazione di Borgo Grappa. Ma lei, allora, era già priva di sensi e ad un passo dal baratro. Troppo tempo era rimasta lì dentro. Il padre la chiamava, ma lei, chiusa in bagno, non rispondeva.

Il processo per la sua morte

Così l’uomo aveva sfondato la porta, ma era già troppo tardi. Gli operatori del 118 che l’hanno raggiunta immediatamente avevano fatto di tutto per tentare di salvarla. Per la sua morte, al di là dello stalking, è in corso un altro processo: sono tre gli uomini imputati e accusati di averle ceduto l’eroina che l’ha uccisa. 

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