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Ostia, molesta e palpeggia una minorenne in autobus per mesi: la pedinava anche dopo la fermata

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calci e pugni per mettere a segno una rapina

Ostia. La ragazza, minorenne, si era accorta sin da subito di essere entrata involontariamente nelle mire e nei desideri del ragazzo, anche lui su quell’autobus, in cerca di compagnia. Il tentativo della vittima di scendere alla fermata e lasciarsi alle spalle la brutta esperienza non è servito a nulla: lui l’ha seguita, finché non l’ha costretta a fuggire e a cercare riparo in un’abitazione lì vicino.

La dinamica delle molestie sull’autobus

Aveva tentato diverse volte, già nel mese di aprile di avvicinare, la minore all’interno di un autobus, mentre attraversava la città. Dapprima si era limitato a degli apprezzamenti non graditi, ma poi si era spinto anche oltre, arrivando addirittura a palpeggiarla con disinlvoltura. Poi, non contento, aveva anche deciso di continuare a pedinarla, anche dopo la traversata in autobus. Le continue molestie, infatti, sono culminate nell’ultimo episodio in cui il soggetto si è spinto davvero oltre, arrivando a far temere la minorenne per la propria incolumità.

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L’episodio dello scorso 8 maggio

Di fatto, nell’ultimo episodio dello scorso 8 maggio, la vittima, dopo essere scesa dall’autobus,  era stata nuovamente seguita dal losco individuo. Ancora una volta lo stesso approccio: apprezzamenti, complimenti spudorati non richiesti, e poi il palpeggiamento finale. In quell’occasione, la ragazza tremendamente spaventata, dopo essere fuggita, si era nascosta presso un’abitazione in prossimità della fermata. Il giorno successivo, aveva deciso di denunciare l’accaduto alla Polizia. 

L’arresto da parte della Polizia

Al termine delle attività di indagine, raccolti gli elementi probatori, gli investigatori del Distretto hanno inviato un’informativa alla Procura della Repubblica, la quale ha richiesto ed ottenuto una misura cautelare dal GIP presso il Tribunale di Roma. Si tratta di un nigeriano di 23 anni, gravemente indiziato di violenza sessuale aggravata e continuata. Custodia cautelare in carcere per lui, in attesa di convalida ed accertamento.

 

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