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Quando riaprono le Regioni e gli impianti da sci: ecco cosa succede da lunedì 15 febbraio 2021

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E’ il 15 febbraio – stando al decreto legge – la data che sancisce la fine del divieto di spostamento tra Regioni, anche quelle in zona gialla. Ma sarà davvero così? Cosa cambierà dal prossimo lunedì? Ricordiamo che per ora ci si può spostare tra Regioni/Province autonome diverse, ma solo a una condizione: autocertificazione alla mano (nel caso di un eventuale controllo) e movimenti possibili solo se necessari (per lavoro, salute o necessità). Cosa deciderà di fare il nuovo Governo Draghi se riuscirà a formarsi? 

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Spostamenti tra Regioni dal 15 febbraio 2021

E se l’Rt nazionale – stando all’ultimo monitoraggio – continua a stare sotto l’1 e i casi sembrano in diminuzione con un’Italia perlopiù in zona gialla (solo con alcuni territori in fascia rossa), ora a preoccupare gli esperti sono le varianti del Coronavirus che in questo periodo stanno circolando in Italia. Varianti che, se dovessero “insidiarsi” in più Regioni, non farebbero altro che peggiorare la situazione. 

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Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ai microfoni della trasmissione di Mediaset Mattino Cinque qualche giorno fa aveva dichiarato: “I dati continuano ad essere analizzati, vi sono problemi con le varianti circolanti in Italia. Se chiede a me, io direi che probabilmente il blocco tra le Regioni dovrebbe essere mantenuto almeno per un paio di settimane. Questa è la mia personale opinione, per osservare meglio la situazione”.

Il 15 febbraio per gli esperti non può essere dato il via libera agli spostamenti: si muoverebbero troppe persone (anche per raggiungere gli impianti sciistici che da lunedì riaprono i battenti) e il virus con le sue varianti continuerebbe a diffondersi a macchia d’olio. Il problema è che c’è bisogno di un decreto per prorogare il divieto e il nuovo Governo ancora non si è formato: chi prenderà la decisione? Il Ministro Speranza ha proposto un decreto ponte varato dal Governo uscente, per permettere quantomeno di prolungare il divieto di spostamenti tra Regioni e dare il tempo a Draghi e alla sua nuova squadra di valutare come agire. Oggi si terrà la conferenza delle Regioni e si discuterà anche su questo punto molto delicato, sulla riapertura o meno dei confini. Ma domani, venerdì 12 febbraio, ci sarà la riunione degli esperti della cabina di regia: si valuterà l’indice Rt nazionale e l’Italia potrebbe cambiare nuovamente colore. Quello che è certo è che il “futuro” degli spostamenti tra Regioni sta tutto nell’andamento dei contagi, nella valutazione delle varianti e nell’evoluzione della curva epidemiologica. Solo domani, molto probabilmente, si saprà con certezze se dal 15 febbraio, almeno tra Regioni in fascia gialla, ci si potrà spostare. Eppure, sembrerebbe che per il via libera sia ancora troppo presto. 

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Piste da sci quando riaprono: a numero chiuso, come funziona

Gli impianti sciistici, quelli che si trovano nelle Regioni/Province autonome in zona gialla, riapriranno i battenti proprio lunedì 15 febbraio. Si potrà sciare sì, ma a delle condizioni: a numero chiuso, con mascherine e il rispetto del distanziamento sociale. Ma il problema, anche per le piste da scii, resta quello collegato agli spostamenti tra Regioni. Io le piste da sci le lascerei aperte – ha dichiarato Sileri sempre a Mattino Cinque–  Capisco il problema che bisogna spostarsi da una Regione all’altra, ma io aprirei per la Regione d’appartenenza. Ma questa resta la mia personale opinione”. 

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