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Rifiuti a Roma, la grande bugia: i mezzi per ritirarli ci sono. E intanto monta la protesta per le cartelle pazze (VIDEO)

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Rifiuti a Roma

Roma sprofonda tra i rifiuti. Non c’è quartiere in cui l’immondizia non ricopra marciapiedi e strade. I social sono pieni di foto che testimoniano il degrado della città, ormai arrivata a sembrare una pattumiera senza fine. La “scusa” adottata negli ultimi giorni è stata quella del malfunzionamento dei mezzi Ama. 

A puntare il dito contro la municipalizzata sono sia il sindaco Roberto Gualtieri che l’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi. Entrambi infatti, hanno ammesso i problemi della Capitale, ma guai a dire che sia colpa del Primo Cittadino. Meglio scaricare le responsabilità della vicenda su AMA, che lo stesso Primo Cittadino vorrebbe commissariare per le molteplici inadempienze sotto gli occhi di tutti. Ma è davvero così? O comunque “solo” così?

Mezzi Ama: ci sono o no?

“Da più parti questa mattina leggo che i rifiuti non vengono ritirati perché AMA dispone di pochi mezzi in giro per la Capitale“, dichiara ai nostri microfoni  Marco Doria, ex delegato all’ambiente e ai rifiuti nel VI Municipioesperto del settore anche grazie al suo “Mondezza Tour“ – Faccio una precisazione I compattatori CLS sono operativi sul territorio: basta guardare se i cassonetti sono vuoti. Il problema sono i rifiuti che giacciono in terra fuori dai cassonetti. Ebbene, questi dovrebbero essere rimossi dal personale AMA che si serve di un camion con cassa a ragno se sono molti rifiuti, oppure di un mezzo CR, detto anche “Squaletto”, se sono meno. Serve ovviamente il personale, circa 2 o 3 uomini per mezzo”.

“Alla luce di quello che ho letto su molti quotidiani, mostrerò con le prove che quello che viene scritto non corrisponde al vero. I mezzi Ama ci sono e sono anche nuovi. Quello che manca è il personale”. O la volontà…

Cartelle pazze: Tari richiesta anche ai morti

E mentre la città continua ad apparire sporca davanti agli occhi di turisti e residenti, che sono arrivati a protestare anche rovesciando i cassonetti in mezzo alla strada, ecco che ai romani arrivano le cartelle pazze della Tari. Importi non corrispondenti a quanto realmente devono pagare, tasse già pagate o intestate a cittadini ormai defunti. Ma non solo. Chi vuole chiarire la sua posizione deve penare. Perché davanti agli uffici Ama la fila è enorme, non solo per la quantità i persone coinvolte, ma anche perché nei giorni scorsi lo sportello è rimasto chiuso per il ponte. Portavoce del disagio dei romani il consigliere della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori, presente oggi davanti agli uffici di Ama.

“Cittadini infuriati davanti alla sede di Ama in via Capo d’Africa a sventolare ancora una volta le cartelle pazze della Tari, e con tanto di pattuglia della polizia a monitorare gli eventi. Le cartelle continuano a arrivare a persone trasferite, che hanno già avviato una pratica di rateizzazione delle somme, ai morti: e con la multa già inclusa nell’importo. Una vergogna che la Lega aveva già denunciato a maggio che invece di essere cancellata si ripete e suona come l’ennesima beffa ai romani”, dichiara Santori.

“Tra tutte le decisioni da prendere per risolvere il problema, all’Ama venerdì 30 giugno hanno invece chiuso gli sportelli per fare il ponte, e oggi non si ricevono tutti i cittadini con le cartelle in scadenza nelle prossime ore: gli appuntamenti agli sportelli superano i tre mesi. Adesso basta. Gli sportelli devono essere aperti a tempo prolungato per risolvere la questione nel minor tempo possibile. Nella città coperta di immondizia e di fronte alla paralisi del Campidoglio capace solo di stare a guardare, disservizio e inefficienza sembrano diventati ormai la vera e sola ‘mission’ di un’azienda allo sbando e inutile, incapace di svolgere il ruolo per il quale è stata creata”, conclude Santori.

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