Home » News Roma » Roma, lanciano la droga in testa ai poliziotti: coppia di pusher in manette

Roma, lanciano la droga in testa ai poliziotti: coppia di pusher in manette

Pubblicato il
ombrello e pistola giocattolo per le rapine

Una coppia di pusher è finita in manette perchè nascondeva in casa shaboo, una metanfetamina che viene considerata dagli esperti dieci volte più potente della cocaina. Tutto è iniziato come un regolare controllo da parte degli uomini del Commissariato di Porta Pia. Gli agenti hanno fermato un 42enne cinese vicino alla sua auto per svolgere un accertamento di routine. Il controllo, però, ha riservato una sorpresa: l’uomo custodiva in tasca shaboo e 250 euro.

Fermato per un controllo un uomo è stato trovato con la droga

Il ritrovamento, a seguito di perquisizione personale ha indotto le forze dell’ordine ad allargare le indagini predisponendo anche una perquisizione domiciliare. E insieme al 42enne i poliziotti hanno raggiunto casa dell’uomo in via Cunfida. Ma quando sono arrivati in prossimità il 42enne ha iniziato a urlare frasi in cinese che hanno consentito alla compagna un 44enne, anche lei cinese, di chiudersi in casa nel disperato tentativo di disfarsi della droga.

La perquisizione domiciliare e il lancio dello stupefacente dalla finestra

La donna, però, ha pensato bene di liberarsi dello shaboo lanciandolo dalla finestra. Intanto, però, gli agenti che stavano controllando tutto il perimetro della palazzina si sono visti cadere ‘in testa’ lo stupefacente. Nella busta lanciata dalla donna gli investigatori hanno trovato circa 600 grammi di droga.

Una volta che sono riusciti a entrare  nell’appartamento, i poliziotti, durante la perquisizione, hanno trovato ancora altra droga e cioè altri 23 grammi di shaboo oltre a 1285 euro in contanti ed oggetti idonei al confezionamento delle dosi. La coppia di pusher è stata arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sia il 42enne sia la 44enne sono dovuti comparire davanti al giudice del tribunale capitolino per l’udienza di convalida e per tutti e due il magistrato, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Roma, finisce con lo scooter dentro un fosso: aveva addosso 500 dosi di cocaina

Impostazioni privacy