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Elezioni Comunali 2023, cosa serve a Pomezia e a Torvaianica secondo la nostra Redazione

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Elezioni Pomezia 2023, sede del comune e torre civica dove è stato deliberata l'anticipazione di tesoreria

Elezioni Comunali Pomezia 2023, è iniziato il conto alla rovescia per le Amministrative. A maggio, dopo il doppio appuntamento elettorale delle politiche Nazionali e delle Regionali, si ritornerà al voto per eleggere il nuovo Sindaco di Pomezia. Considerando il quasi certo ballottaggio la città si ritroverà la nuova Giunta “operativa” – considerando i tempi burocratici delle elezioni – non prima di giugno inoltrato; ciò comporterà, ad esempio, che la neonata Amministrazione avrà pochissimo margine per incidere sulla stagione estiva rimandando ogni tipo di pianificazione al prossimo anno. Ma al di là di questo ci saranno altre tematiche sulle quali, a nostro avviso, bisognerà mettere mano e al più presto. Vediamo quali.

L’appalto rifiuti a Pomezia

Impossibile non partire dall’appalto dei rifiuti. L’attuale ditta, Formula Ambiente, sta operando in proroga da oltre tre anni. Non solo. Come vi abbiamo spiegato nel numero di febbraio la passata Amministrazione ha contribuito ad alimentare l’incertezza sul futuro della raccolta della spazzatura in città e sul litorale andando ad annullare un bando già assegnato, a pubblicarne un secondo, anch’esso finito aggiudicato, e il tutto senza prima attendere gli esiti dei vari ricorsi in Tribunale. Risultato: in questo momento abbiamo due gare vinte da due società differenti, il Tar che ha stabilito che a dover svolgere il servizio dovrà essere la vincitrice del primo bando (la Etambiente, ndr), e una ditta, la vecchia, che continua a svolgere il servizio in proroga non si sa a quali costi essendo ormai il contratto scaduto da mesi e mesi.

La situazione finanziaria

Qual è lo stato di salute delle casse del Comune? E’ questa la domanda che ci stiamo ponendo da mesi e a cui per il momento nessuno ci ha dato risposta. Gli indizi e gli elementi raccolti sin qui però non sono incoraggianti: tra questi le dichiarazioni dell’ex Commissario straordinario Dionisi rilasciate al nostro giornale non appena insediatosi – “stiamo lavorando per evitare possibili dissesti” – oppure alla decisione di ridurre al minimo le spese per gli eventi Natalizi decidendo di destinare tali somme a degli aiuti economici per le famiglie maggiormente bisognose erogando buoni spesa. Un’iniziativa senza dubbio lodevole ma che, al tempo stesso, ha rimarcato i dubbi sulla tenuta finanziaria dell’Ente nonostante negli ultimi anni le due Amministrazioni pentastellate abbiano sempre rimarcato la virtuosità del Comune. Qual è allora la verità?

Pomezia, campanello d’allarme sui conti? Il Commissario: “Lavoriamo per evitare possibili dissesti” (ilcorrieredellacitta.com)

L’estate 2023 (e 2024)

Il terzo tema sul quale lavorare è quello della stagione estiva. Torvaianica è conosciuta come località di mare ma servirebbe fare qualcosa in più per renderla turistica a tutti gli effetti. Il litorale pometino, rispetto alle altre località del litorale, ha puntato molto in tempi recenti sulle feste tradizionali e sulle sagre, molto apprezzate da cittadini e turisti (come dimostrano ogni anno le presenze), ma poco sui grandi eventi, cioè su quegli appuntamenti in grado di richiamare sul litorale il grande pubblico facendolo preferire ad Ostia, Anzio o Nettuno. Creando insomma un’alternativa vera. Andando a memoria l’ultimo a provarci, forse precorrendo un po’ troppo i tempi, era stato Fabio Fucci che seppur, probabilmente, sbagliando il tiro, aveva provato con il Circo Nero a realizzare per Torvaianica qualcosa di diverso; prima ancora ci viene in mente lo show di Enrico Brignano (ma era il 2014). L’ultima Giunta ha invece scelto il format dei Festival dedicati a Tognazzi, ben realizzati ma forse un po’ troppo di nicchia, ma menzioniamo anche quello dedicati alle luci come il Pomezia Light Festival fermatosi a due sole edizioni, o gli eventi dedicati alla cultura, anch’essi molto apprezzati, fino ad arrivare all’intrattenimento per le famiglie, da promuovere senz’altro. Ecco, a nostro avviso, bisognerebbe allora potenziare l’offerta per i più giovani, lasciata soltanto agli stabilimenti, che vada oltre il semplice “food” (come lo street food e similari). Anche perché dalla pandemia in poi il litorale è stato molto gettonato dai turisti che hanno riscoperto le vacanze “di prossimità”: ma per farli restare anche in futuro sarà necessario lavorare nella giusta direzione.

Il futuro di Piazza Ungheria

Ecomostro. Doveva essere abbattuto in tre mesi. E la cittadinanza usufruire di nuovi spazi e di un progetto valido entro tempi brevi. Invece, almeno tecnicamente, anche se l’ex Biagio non c’è più, con tutta probabilità quest’estate dovremo fare i conti con una sorta di limbo tra ciò che non c’è più e ciò che dovrà essere. Anche ammesso infatti che il Commissario (difficilissimo) decida di assegnare i lavori per realizzare la nuova Piazza Ungheria, magari scegliendo tra uno dei progetti arrivati al Comune nei mesi scorsi, gli interventi non saranno comunque pronti per questa estate; la verità è che tutto sarà rimandato a dopo le elezioni e che dunque sarà questa una delle prime opere che contraddistingueranno la nuova Amministrazione. Ma, gioco forza, per vederne i risultati, sarà necessario aspettare – almeno – il 2024. Intanto, molto probabilmente, ai turisti forniremo “un’opera a metà” con una recinzione a separare ciò che resta del cantiere dalla strada.

Il lungomare e l’assenza di un Porto a Torvaianica

Ma Torvaianica non è solo il centro. La passeggiata è stata sistemata, il restyling del Belvedere fatto (anche se va ritoccato continuamente per ciò che riguarda le ringhiere), ma a mancare è un qualcosa in grado di sfruttare appieno l’intero lungomare: verso il confine di Ardea – dove insistono ormai attività abbandonate in attesa delle nuove assegnazioni finite preda di vandali – così come verso Campo Ascolano. Sul litorale pometino inoltre, rispetto ai Comuni confinanti, manca un porto o comunque un qualsiasi punto di attracco per le imbarcazioni. Oltre a rappresentare un problema per il comparto della pesca in sé – che comunque a Pomezia è ancora un’eccellenza malgrado i problemi ai depuratori – la realizzazione di una struttura del genere, ovviamente non impattante, potrebbe riqualificare e rilanciare anche in termini di turismo Torvaianica. In passato qualche proposta era stata avanzata, forse se ne potrebbe tornare a parlare.

Torvaianica, concessioni demaniali: saccheggiato e devastato lo stabilimento Marechiaro (FOTO) (ilcorrieredellacitta.com)

Eco-X

Il sito andato a fuoco nel 2017 compirà quest’anno il suo sesto “anniversario”. Ancora oggi non è chiaro cosa abbia bruciato di preciso e di conseguenza non è possibile stabilire l’impatto reale di quel disastro. Non solo. Malgrado le rassicurazioni fornite i teli posti a copertura dei cumuli di rifiuti ancora presenti (!) sono logori e resta il timore che possano produrre nuovo inquinamento. Inoltre sia la mappatura dei rifiuti stessi che la bonifica del sito sono fermi al palo per mancanza di risorse e Pomezia, stando alle ultime informazioni disponibili, non è nemmeno rientrata in possesso dei soldi anticipati alla Regione per la prima messa in sicurezza. Ballano 6 milioni di euro, una cifra mostruosa di questi tempi: al nuovo Sindaco – il terzo che si è succeduto nel tempo dal 2017 – toccherà dunque il compito di intervenire e risolvere definitivamente la questione.

Viabilità e edilizia

Il tema della pianificazione della città è un altro dei punti caldi sui quali si dovrà discutere. Al di là delle singole questioni “pendenti” (l’ex cava Tacconi, il progetto a Vice Re, il comparto Parco della Minerva, ecc) serve ripensare Pomezia oltre l’edificazione “ex novo” di continui palazzi e centri residenziali che non faranno altro che portare nuovi residenti – senza aggiungere nuovi servizi che non siano altri supermercati – in un contesto dove la viabilità è peraltro fortemente compromessa specie lungo le arterie principali (come la Via del Mare e Via dei Castelli). Pomezia sta vivendo una nuova trasformazione in città-dormitorio soprattutto d’inverno ed ecco perché servirà ripensare il territorio con idee diverse e innovative.

Le barriere architettoniche e la sentenza che ha condannato il Comune di Pomezia

Il nuovo Sindaco si troverà in eredità la causa (persa) dal Comune di Pomezia in merito alla questione dei PEBA. Tra gli effetti della sentenza (definitiva) c’è quello che obbliga l’Ente a rimuovere 9 barriere architettoniche entro al fine del 2023. Il tempo a disposizione, scattato a gennaio, sarà pressoché dimezzato considerando l’entrata effettiva in carica della Giunta (a meno di interventi della gestione Commissariale). Sempre in ottica di accessibilità alle persone con disabilità occorrerà dare maggior ascolto alle Associazioni predisponendo interventi in linea con il PEBA e soprattutto spendendo bene le risorse economiche a disposizione per opere a regola d’arte (e di legge) in grado di inserirsi in un contesto cittadino d’insieme, al di là cioè del singolo lavoro “spot”. In questi anni, e non solo per le barriere architettoniche, è passato il concetto del semplice “fare”: no, serve “fare” ma “fare” nel giusto modo, funzionale, rispettando le leggi e facendo in modo che in futuro non serva rimettere mano a quanto realizzato.

Pomezia, il Comune ha 10 mesi di tempo per rimuovere le barriere architettoniche: ecco quali e dove (ilcorrieredellacitta.com)

Termovalorizzatore a Santa Palomba

La nuova Amministrazione dovrà fare i conti anche con la questione pendente del termovalorizzatore di Roma che, com’è noto, di “Roma” avrà soltanto il nome per via della particella catastale scelta. Guardando oltre al dibattito tra favorevoli e contrari, la realtà dei fatti ci dice che la Capitale ha scelto di scaricare nuovamente tutte le conseguenze impattanti “di un suo problema”, che comunque ci saranno, sulla periferia e in particolare sui Comuni di Ardea e Pomezia. Quale sarà quindi la posizione del nuovo Sindaco?

Le altre proposte e le vostre idee: scriveteci

Lavoro, rilancio commerciale di Via Roma, preservazione e valorizzazione delle eccellenze del territorio (gastronomiche, turistiche, industriali), manutenzione delle strade, il caso di Pratica di Mare, investimenti sulle periferie, i servizi primari, riqualificazione e recupero delle strutture abbandonate senza nuovo consumo di suolo, maggior cura delle aree verdi Comunali, rilancio della Selva dei Pini, sono altri temi che, sempre secondo noi, dovrebbero far parte dei programmi della nuova Amministrazione. Queste dunque sono le nostre idee e proposte: quali sono invece le vostre? Cosa vi piacerebbe chiedere ai candidati a Sindaco? Scriveteci a redazione@ilcorrieredellacitta.it o su WhatsApp al numero 331-6006930.

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