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Incidente mortale a Roma: forse un malore alla guida, poi lo schianto. Così è morto Antonino Saccomanni

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Antonino Saccomanni

Si chiamava Antonino Saccomanni e aveva 47 anni. E’ lui la terza vittima della giornata di sangue di ieri, venerdì 13 gennaio, sulle strade di Roma. Come per Roberto Cosi, il 45enne morto sulla Via Trionfale, e per Emmanuel, il 31enne deceduto sull’Ostiense, anche il 47enne, schiantatosi contro un pilastro nella zona di Fonte Ostiense, ha trovato la morte mentre si trovava alla guida. 

L’incidente mortale in Via Ignazio Silone

Il sinistro, come vi abbiamo riportato in questo articolo, è avvenuto intorno alle 13:00 di ieri in via Ignazio Silone, all’altezza di via Beppe Fenoglio, all’Eur, nella zona di Fonte Ostiense. L’uomo era alla guida di una Jeep Renagade con a bordo un passeggero quando all’improvviso, per cause in corso di accertamento, il veicolo ha iniziato a sbandare; la vettura è finita così fuori strada finendo la sua corsa contro un pilastro in cemento armato. E a perdere la vita è stato il 47enne Antonino Saccomanni: tra le cause dell’incidente mortale, sul quale proseguono gli accertamenti della Polizia Locale di Roma Capitale, non si esclude l’ipotesi di un malore accusato dal conducente prima dell’impatto. La stessa pista, peraltro, con la quale potrebbe essere dato un “perché” anche all’incidente, anch’esso dall’esito mortale, avvenuto sulla Via Ostiense.

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‘Giorni’ e ore di sangue a Roma

Il 47enne è la terza vittima registrata sulle strade di Roma nella giornata di ieri a pochissime ore di distanza l’una dall’altra. Sempre ieri c’è stato infatti l’incidente mortale sull’Ostiense costato la vita a un giovane di soli 31 anni nonché lo schianto mortale, come visto, verificatosi sulla Via Ostiense costato la vita al 45enne Roberto Cosi, agente della Polizia Penitenziaria. Ma le morti sulle strade capitoline, che vanno ad aggiungersi al lungo elenco di incidenti registrati in questi primi giorni del 2023, non sono le uniche registrate in queste ultime 48 ore. Nel pomeriggio del 12 gennaio,lo ricordiamo, un uomo è morto dopo essere precipitato dal tetto mentre stava sistemando l’antenna; ieri invece è stato rinvenuto senza vita il corpo di Sara Girelli, la giovane trovata sulla banchina del Tevere. Si teme possa essersi trattato di un suicidio. Ieri sera, infine, il femminicidio fuori da un ristorante sempre a Roma, all’Appio Latino, costato la vita all’Avvocato Martina Scialdone, uccisa dall’ex con un colpo di pistola.

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